Procedimento Faust, assolto Antonio Ierace

Ieri la sentenza del Tribunale collegiale di Palmi

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Il tribunale di Palmi
Il tribunale di Palmi

Assolto per non aver commesso il fatto con la disposizione di inefficacia delle misure cautelari in atto. È quanto stabilito ieri, con sentenza del Tribunale di Palmi, in composizione collegiale, in merito alla posizione di Antonio Ierace, imputato, in concorso con altri, nel procedimento scaturito dall’operazione Faust scattata nel gennaio del 2021 tra Rosarno, Polistena e Anoia, nonché nelle province di Messina, Vibo Valentia, Salerno, Matera, Brindisi, Taranto, Alessandria e Pavia, e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Un incubo finito anche per l’esponente politico Marco Policaro – ex sindaco di Polistena ed oggi segretario del Circolo cittadino del Partito Democratico – che, mai indagato né coinvolto in alcun modo nel procedimento, proprio in merito alle accuse rivolte al suocero, Antonio Ierace, decise, drammaticamente, di presentare le dimissioni dalla carica a pochi mesi dall’insediamento non prima di aver deliberato la costituzione di parte civile dell’ente. Atto, allora, che dapprima sospese il Consiglio comunale e che poi, una volta divenuto esecutivo, permise l’insediamento del commissario straordinario Umberto Campini fino alle successive elezioni dell’ottobre 2021 nelle quali venne nuovamente eletto Michele Tripodi. Una vicenda che comportò, anche sotto il profilo politico, una serie di stravolgimenti, polemiche ed evoluzioni sfociate, appunto, nell’approdo dello stesso Policaro, nel 2022, nelle fila del Partito Democratico polistenese del quale, a seguito gli esiti dei lavori congressuali, è divenuto segretario.