CITTANOVA – “Gipsy Trip” è il nome della settima Edizione del “Cittanova Tradizionandu Etnofest”, organizzato dall’associazione musico – culturale “Lato 2” in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Si tratta di un evento ormai consolidato, che grazie alla volontà, alla caparbietà e al sacrificio dei ragazzi di Lato2, contribuisce ogni anno a donare lustro alla cittadina pianigiana.
Ieri mattina hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione il presidente dell’associazione Giuseppe Guerrisi, il direttore artistico Gabriele Albanese, l’Assessore alla Cultura e al Turismo, Toni Fera e il Sindaco, Francesco Cosentino.
I prossimi 16, 17 e 18 agosto piazza San Rocco si trasformerà nel teatro della contaminazione culturale al centro del Mediterraneo: musica, seminari, escursioni, enogastronomia e dibattito culturale, fotografia, arte, impegno sociale e aggregazione.
Tre giorni di festa, musica e arte che attraverso lo scambio culturale mirano alla valorizzazione delle eccellenze umane di un’ Europa che si presenta unita e più forte nel nome delle giovani e lungimiranti generazioni.
Si inizia il 16 agosto con Mujura, il cantautore Stefano Simonetta. I suoi ritmi, un mix di note e culture provenienti dal Mediterraneo e dall’Europa. Tonino Carotone, il poliedrico astista spagnolo con la passione per la musica italiana.
Il 17 agosto, sarà la volta dei Zuralia Orchestra, formazione di 14 elementi provenienti dalla Romania. Negli ultimi anni i Zuralia hanno aperto numerosi concerti di Goran Bregovic, imponendosi come esperienza musicale di livello internazionale. E ancora Antonio Castrigno, massimo esponente del connubio tra la musica salentina e il gispy.
Il 18 agosto, Lollo Meier rèpond Rares Morarescu, il primo chitarrista olandese della corrente manouche, il secondo violinista di Bucarest accompagnato da due elementi del suo quartet. Chiuderà uno dei momenti più alti del festival, per spessore degli artisti e qualità dei richiami culturali proposti. “Taranproject” con la partecipazione di Mario Venuti, il gotha della musica tradizionale calabrese.
“La sinergia” rappresenta una delle parole chiave di questa settima edizione del Tradizionandu: una rete di collaborazione tra le forze associative locali che mette in rilievo lo spirito umano e di appartenenza, l’amore e l’attaccamento al territorio e la voglia di emergere per le cose positive che questa terra offre.
Oltre il festival: riqualifica di una piazza cittadina con i ragazzi di “Libera” di don Pino Demasi, escursioni sui “Sentieri di Spartaco” con “Gente in Aspromonte” previste per il 16 e il 18 agosto, il Concorso Fotografico dedicato alla storia e alla cultura Rom, i convegni pomeridiani, i seminari di musica tradizionale e il seminario di chitarra manouche tenuto da Lollo Meier. Infine l’enogastronomia. Il 17 Agosto la sagra della “Pitteda”, e il 18 agosto “2ª Festa della Cucina Mediterranea”.
“Questo festival è una grande rete di esperienze e competenze che lavora a titolo totalmente gratuito – ha affermato il presidente di “Lato2”, Giuseppe Guerrisi -. Nel tempo stiamo crescendo, e speriamo di creare professionalità spendibili sul territorio. Il lavoro culturale del “Tradizionandu” ha un valore e un peso specifico. Un contenitore di sensazioni forti d’ampio respiro, che mira a coinvolgere tutti. La rete è uno dei nostri obiettivi. Questo – ha concluso Guerrisi – è il festival della riscossa morale e del’impegno sociale. Qualcosa di cui andare orgogliosi”.
“Da sette anni questo festival cresce nonostante le difficoltà – ha dichiarato l’assessore alla cultura , Toni Fera – ma in questo contesto emergono la grande capacità e la grande volontà di “Lato2” di dare un’impronta chiara al proprio progetto. Se si parla di contaminazioni culturali – ha proseguito – allora questa Amministrazione vuole contaminarsi dell’entusiasmo e della voglia di questi ragazzi. La cultura è un pilastro centrale della vita sociale che questa Amministrazione intende rafforzare e sviluppare. Ora la necessità è quella di allargare il raggio, di ampliare la rete di associazioni e partner vicini al “Tradizionandu”. Va recuperato il tessuto sociale, con il festival si fa un passo avanti, ma dobbiamo sentirci tutti responsabili di un processo di crescita che non può essere rimandato. D’ora in poi l’obiettivo sarà l’Europa”.
«In questo periodo – ha raccontato il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino – sono stato molto a contatto con i ragazzi di “Lato2” ed il confronto è stato da subito leale e schietto. In questi ragazzi c’è grande passione. E grande capacità di visione della cultura come opportunità di crescita. Anzi tutto si guarda alla rete come potenzialità di primo piano. A partire dalla collaborazione con “Libera”, con la Chiesa locale, passando per tutte le altre associazioni che danno lustro a questo paese. Cruciale, poi – ha aggiunto – il confronto costante con le altre culture. La voglia di confrontarsi è il germe del progresso. In questo circuito virtuoso l’Ente vuole fare la sua parte. I cittanovesi – ha concluso – amano il loro paese. Posso dire, quindi, che il festival “Tradizionandu” è un grande atto d’amore verso Cittanova».
Elisabetta Deleo