GIOIA TAURO – Un consiglio comunale aperto sul futuro del porto a cui invitare tutti le parti coinvolte nei processi decisionali. E’ questa la proposta lanciata attraverso un comunicato stampa da Luciano Mangione, vicepresidente del movimento Insieme per Gioia.
Nelle intenzioni dei promotori la civica assemblea dovrebbe svolgersi simbolicamente il giorno della festa del lavoro alla presenza del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, dei deputati eletti in Calabria, dei consiglieri regionali, del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, dei sindaci della nascente città metropolitana, dei rappresentanti dell’Autorità portuale, dei sindacati e del managemente di Mct.
L’auspicio del movimento Insieme per Gioia, rappresentato in consiglio comunale dal presidente Santo Bagalà, è che ognuno dei partecipanti espliciti “chiaramente quello che intende fare e quello che si potrebbe fare, per salvaguardare i posti di lavoro e potenziarli”.
La proposta di Luciano Mangione è preceduta da un’analisi della situazione attuale: “come movimento politico operante sul territorio – scrive Mangione – Insieme per Gioia – è fortemente preoccupato per come stanno andando le cose nell’area portuale, all’interno del MCT e del modo in cui si sta sviluppando il dibattito a difesa del lavoro e dei posti di lavoro e del silenzio della politica nazionale e regionale. Insieme per Gioia ha come unico interesse la difesa dei posti di lavoro esistenti e la creazione di nuovi”.
“Riteniamo che sia molto utile in questo momento – prosegue la nota – esplicitare chiaramente quali possanoo essere i passaggi fondamentali per rivitalizzare un processo economico claudicante”.
Insieme per Gioia chiede di velocizzare la realizzazione dei percorsi già avviati “LCV Capital Management -Tua Autoworks, un progetto partito a maggio 2015 in collaborazione con Invitalia, Regione Calabria e Regione Puglia, a oggi è un macro rebus da decifrare, ma da solo porterebbe un incremento di 800 mila teus l’anno. E oltre ai volumi recluterebbe a se altre realtà produttive affini”.
Tra le proposte del movimento, lo snellimento della burocrazia dell’Autorità portuale, per “indurla a sbloccare le aree destinate ad attività già pronte a produrre come i centri di stoccaggio reefer, uno snodo per tutti i contenitori frigo in transito lungo la nostra geometria di traffico” e la realizzazione di un bacino di carenaggio definito “un centro nevralgico di rimessaggio delle portacontainer, anche questo, oltre a portare beneficio a livello occupazionale, si tradurrebbe in un ulteriore aumento di volumi a tutela dell’attuale occupazione.
Infine secondo Insieme per Gioia “occorre rendere strutturali gli impegni già assunti da Regione e governo azionale: ridurre i costi del transhipment, affinare ulteriormente la riduzione delle accise sui carburanti ma soprattutto, derogare gli oneri sociali, un costo insostenibile per chi opera in un’area commerciale a rischio e con una forte esposizione di competitività”.
Resta da capire come sarà accolta dalle altre forze politiche la proposta del movimento gioiese all’indomani a pochi giorni dalla netta presa di posizione del sindaco Pedà che ha invitato il ministro Delrio a revocare la concessione della banchina portuale a Mct.