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Porto: i primi cittadini vogliono essere protagonisti delle trattative

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D'Agata, Zampogna, Tripodi, Madafferi, Bellofiore, Bottiglieri

ROSARNO – I sindaci dei 3 comuni dell’area portuale si sono incontrati, nella mattinata di ieri, presso la sala riunioni del comune di Rosarno per discutere della grave crisi che attanaglia il Porto di Gioia Tauro ed i suoi lavoratori. Al tavolo tecnico, voluto e presieduto da Grace D’Agata (gruppo consiliare del Pd) e Totò Bottiglieri (Presidente del consiglio Comunale) ha preso parte anche Giuseppe Zampagna, sindaco di Scido e Presidente dell’Ass. “Città degli Ulivi”.

Dall’incontro è venuta fuori la necessità di una forte presa di posizione da parte della politica locale, affinchè gli amministratori possano esercitare a pieno le funzioni che spettano loro, ritagliandosi un ruolo importante nel contrasto alla crisi e pretendendo di poter concertare le decisioni riguardanti il Porto di Gioia Tauro con la “Medcenter Container Terminal”.

Si è trattato quindi di un intervento di sollecitazione con richiesta di un tavolo tecnico per la risoluzione dei problemi che contempli, oltre alla Regione  Calabria, alla Provincia di RC, all’Asi, all’Autorità Portuale, anche il coinvolgimento dei sindaci dell’area. In virtù di ciò è stato indetto a Rosarno, per il prossimo 6 agosto (ore 18), un consiglio comunale nel quale si farà il punto della situazione

«Vogliamo essere protagonisti e stare accanto ai lavoratori in questo momento di difficoltà economica – ha spiegato Elisabetta Tripodi – le nostre aspettative di riduzione o eliminazione della cassa integrazione sono state disattese nel momento stesso in cui abbiamo appreso, dalla stampa, che non solo questa continuerà, ma che il numero di cassintegrati salirà (circa 537 persone) e, cosa inquietante, non più a causa della crisi dei traffici (in netta risalita stando ai dati fornitici) bensì per una paventata ristrutturazione aziendale».

Renato Bellofiore, primo cittadino di Gioia Tauro, ha asserito che «la politica deve iniziare a farsi carico dei problemi legati della crisi del Porto». Bisogna intervenire con «responsabilità, chiedendo che la “questione dei lavoratori” non rimanga una partita tra MCT e sindacato». Dopo aver spiegato che non è intenzione di nessuno entrare nel merito di «questioni magistralmente dibattute da parte del sindacato», l’amministratore gioiese ha spiegato che i cittadini «devono avere il diritto di decidere del loro futuro tramite i loro sindaci, visto che siamo noi ad essere bersagliati e che abbiamo i cittadini che vengono a protestare o a chiedere aiuti economici in comune per tutte queste inadempienze».

Secondo Antonio Bottiglieri « con la vicenda del Porto di Gioia Tauro si sta perdendo un’opportunità d’oro per l’intero circondario. La gente è stanca di sentir parlare di progetti milionari che rimangono solo cartacei, quindi i sindaci devono prendere atto del loro ruolo, perché se questa megastruttura continuerà ad essere il cortile privato dei monopolisti che lo gestiscono, nel quale nessuno può permettersi di metter bocca, significa che l’intera struttura non ha senso d’esistere».

Molto critico anche il primo cittadino di San Ferdinando, Domenico Madafferi che ha attaccato Mct sostenendo che «si tratta di una società che pur gestendo male Gioia Tauro non perde nulla, essendo la stessa compensata da Savona, Taranto e Cagliari, porti ai quali sono stati dati i maggiori contributi da parte dello Stato». I sindaci possono quindi fare ben poco allo stato attuale, «visto che sia la Regione che la Provincia non prendono atto dell’importanza di quest’area». Prima di cedere la parola, Madafferi ha inoltre rivelato di essere stato contattato personalmente dalla Regione Calabria che lo avrebbe messo al corrente della «possibilità di costruire, accanto al futuro Rigassificatore, un “Impianto Biomasse”, infischiandosene della volontà di migliaia di cittadini. Quindi – ha concluso – di fronte a gente che pensa in questi termini, quali possibilità di essere ascoltati possiamo avere?»

A chiarire che «il ruolo della politica è diverso da quello delle organizzazioni sindacali» ci ha pensato Grace D’Agata che ha inoltre specificato l’importantissimo ruolo dei sindaci in situazioni delicate come quelle che riguardano il Porto, «in quanto tutte le difficoltà economiche delle famiglie dei lavoratori andranno a ricadere sulle spalle degli amministratori di riferimento».

A chiudere i lavori ci ha pensato Zampogna sottolineando che, oltre alle difficoltà che sta attraversando la Piana (Termovalorizzatore, Piana Ambiente, comparto agrumicolo), va ricordato quanto sia «diventato difficile amministrare, visti i continui tagli imposti alle amministrazioni pubbliche da parte del governo centrale (spending review) che rendono difficile persino l’ordinaria amministrazione.

Tra gli interventi del pubblico vanno ricordati quelli di Carmelo Cozza, Segretario regionale “Sul” e Domenico Mammola, giornalista di Calabria Ora.

Francesco Comandè

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