È durata quasi otto anni l’odissea di Giuseppe Franco, imprenditore di Rizziconi tratto in arresto nel 2014 nell’ambito del procedimento convenzionalmente denominato “Porto Franco”.
L’uomo, accusato di essere organico – quale partecipe – alla cosca Pesce, era stato condannato dal GUP di Reggio Calabria e dalla Corte d’Appello del capoluogo.
Ciononostante, l’imputato – difeso dagli Avvocati Luca Cianferoni e Massimo Leva, insieme al Prof. Giovanni Aricò – nell’estate del 2019 era riuscito ad ottenere dinanzi alla Corte di Cassazione l’annullamento della sentenza.
Rinviato il processo presso la Corte d’Appello reggina, il Collegio si è oggi pronunciato assolvendo Giuseppe Franco per non aver commesso il fatto.
Inoltre, è stata contestualmente disposta la revoca delle confische attualmente a suo carico.
Soddisfazione è stata espressa dagli Avvocati Cianferoni e Leva, atteso che la statuizione, per un verso, riconosce attenzione alle tematiche di diritto penale e tributario sollevate e, per altro verso, poiché si è finalmente concretizzata per Giuseppe Franco la possibilità di chiudere questa lunga ed incresciosa vicenda giudiziaria.