«Hanno fatto due feste, ci sono due leadership. Il bello viene ora, non avranno la capacità di fare sintesi» ha detto il sindaco Michele Tripodi rivolgendosi ai convitati di pietra, gli avversari politici, nel corso dell’iniziativa pensata dall’Amministrazione comunale per incontrare i cittadini chiamati a raccolta per un confronto pubblico. Un programma di ascolto e partecipazione che, nelle intenzioni degli amministratori, dovrà estendersi a tutti i quartieri della città anticipando, di fatto, la rincorsa della campagna elettorale di circa 3 anni. Un incontro servito più per offrire il redde rationem agli antagonisti che a conversare con i cittadini la cui presenza al microfono è parsa, per la verità, modesta. Una prova di dialogo aperto – atteso che «ci dicono sempre che ci irrigidiamo» – ribaltata in rendiconto politico perché «la nostra opposizione è molto lunga, ben oltre i confini del Comune», ha rimarcato Tripodi, segnalando una certa insofferenza altrui alla sua attività politica indigesta, a suo dire, a molti. «Noi siamo comunisti, siamo diversi, facciamo battaglie che riguardano il popolo», ha tuonato, ricordando gli interventi su sanità e commissariamento Arrical ritenuto un «disegno di svendita dei beni comuni, con le multinazionali in agguato: se ci prendono l’acqua e la gestione del ciclo dei rifiuti a noi cosa resta?». Strisce blu in avvio verso fine mese, asilo nido distrettuale “struttura rinnovata d’eccellenza” ai nastri di partenza, impiego degli utili della farmacia comunale per mense, murales e giochi nei parchi sono stati alcuni degli intermezzi che hanno scandito la serata ravvivata dalla domanda di una cittadina su parco Diaz “in condizioni disastrose” sciupato – è stata la risposta del sindaco – da «baby gang che fanno danni» chiaro segno di «povertà educativa». L’interrogativo se «vogliamo essere una comunità educativa o repressiva?» è stato posto dal vice sindaco Giuseppe Politanò che ha esortato tutti ad «essere capaci di valorizzare ciò che abbiamo» per amministrare con corresponsabilità. Altra stoccata, Tripodi, l’ha poi riservata al Pd e al suo segretario, Marco Policaro, rei di aver sollevato la questione della gestione del traffico nei giorni di riapertura delle scuole riferendo che «chi dovrebbe fare un’analisi delle proprie capacità è chi si è ravveduto e ha rinnegato la propria storia politica» con un passaggio nel quale ha, in aggiunta, denunciato una «campagna per distruggere Trieste (l’istituto scolastico), forse perché lì ci vanno i miei figli o ci insegni tu (rivolgendosi all’assessora Napoli); una campagna contro di noi che abbiamo impedito che altri comuni si prendessero gli studenti del Rechichi». Quindi – in risposta a specifica domanda della sindacalista CGIL Rosa Politanò – la notizia sulla nuova opportunità riservata agli ex lsu/lpu «di avere le ore supplementari retribuite col 20% in più» attraverso un’apposita delibera supportata dalla volontà di ripristinare i marciapiedi cittadini ammalorati o la pulizia straordinaria delle aree periferiche; su 40 hanno aderito in 26, «gli altri chiedono un tempo pieno che per il Comune è impossibile finanziariamente concedere. In organico ci sono 12 part time a 26 ore. Ogni tanto bisognerebbe giocare per la maglia e non per i soldi…» ha rinfacciato ai pretendenti. Registrati gli interventi degli assessori Napoli e Nasso, di un docente interessato alle comunità energetiche e di due giovani di servizio civile e borse lavoro, sul finire, Tripodi ha incalzato il «Comitato contro la movida che ci bombarda di lettere e denunce ciononostante Polistena è una cittadina viva per i giovani» snocciolando i numeri delle opere pubbliche cantierate o di prossimo avvio per un totale di «oltre 13 milioni di euro di investimenti per la comunità». Quindi – riferendosi alle sponsorizzazioni ricevute delle altre forze politiche affiancate da «benefattori da migliaia di euro che noi non abbiamo mai avuto e non vogliamo» su però cui ha reclamato trasparenza – ha concluso asseverando che «questa è l’Amministrazione del popolo a cui non ci sono alternative».