GIOIA TAURO: Le acque del nostro mare sono state protagoniste ieri mattina di un vero e proprio inseguimento ad alcuni pescatori di frodo.
Sono costanti infatti i controlli in mare e a terra per verificare il rispetto della normativa in materia di pesca, operati dal personale della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, diretta dal Capitano di Fregata Davide Barbagiovanni Minciullo.
Ma alle prime luci dell’alba di ieri, la polizia marittima ha notato alcune imbarcazioni che pescavano il pesce bianchetto alla foce del fiume Mesima, allertando immediatamente il Comando della Capitaneria di porto gioiese.
Due motovedette e un gommone sono quindi uscite in mare alla ricerca delle barche, che si sono però dileguate nel momento in cui hanno visto arrivare i controlli.
Da lì quindi l’inseguimento fino a Nicotera dove le barche da diporto si sono spiaggiate, e i pescatori illegali sono così riusciti a scappare con il pesce, macchiandosi di un reato penale.
La Capitaneria é riuscita a recuperare solo due reti di tipo sciabica, una a San Ferdinando e l’altra proprio a Nicotera, il tutto dopo ore di ricerche che hanno impegnato i militari per un’intera mattinata conclusasi intorno all’una.
Le attività di controllo continuano ininterrottamente, e negli ultimi giorni era in corso un’operazione a livello regionale, durante la quale sono stati diversi i pescatori beccati a violare la normativa comunitaria.
I controlli riguardano anche agli esercizi commerciali e gli stessi utenti, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a quelle consentite dalla legge, compiono azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo.
Eva Saltalamacchia