CITTANOVA – Si conferma una prassi il “dialogo politico”, a suon di manifesti, tra le forze che amministrano il paese.
“E’ politica fatta…male!”, titola così il documento pubblico firmato dalla coalizione guidata dall’ex sindaco, Alessandro Cannatà, che vuole ricordare ai cittadini l’operato della passata amministrazione comunale meritevole, secondo il gruppo, di avere ottenuto una serie di finanziamenti e contestualmente smentire “chi ha sotenuto il contrario”.
“1,5 milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente per lavori che interessano Palazzo Cannatà; 3 milioni di euro dal Ministero degli Interni per il Polo Solidale per la Legalità, la palestra di Viale Mantova e l’impianto di videosorveglianza; 8 milioni di euro per il cinema, le case popolari del quartiere Forio, la villa comunale, le strade interpoderali, il centro di aggregazione in località Torre ed altri; 600 mila euro dal Parco d’Aspromonte per le zone pic nic di Zomaro e per il ripristino del centro visite; contributi provinciali diretti ed indiretti per altre strutture”.
Al di là di una mera elencazione, la compagine di Cannatà, attribuisce agli attuali amministratori i ritardi e l’incompiutezza delle opere sopra indicate sia in relazione alle strutture comunali che ai progetti di riferimento provinciale.
Tra questi ultimi sono richiamati: “i lavori a Bombino, la rotonda che è stata prevista nella stessa località, la sistemazione del quadrivio di Zomaro, la palestra comunale della scuola media , l’impianto di pubblica illuminazione sulla strada Cittanova – Taurianova ” .
“Fatti incontrovertibili e veri”: con tale espressione, il gruppo di opposizione in consiglio comunale, intende rappresentare la situazione delle infrastrutture cittanovesi.
Una battuta, in ultima analisi, anche sulla nettezza urbana: ” il paese non è pulito nonostante una raccolta differenziata ben collaudata con i cittadini che la eseguono in maniera esemplare”.
Conclude il manifesto: “No, non è politica fatta bene, non è nemmeno politica…è solo demagogia” ed è altrettanto chiaro il richiamo, da parte del gruppo di Alessandro Cannatà, alla figura del consigliere Francesco D’Agostino sebbene non esplicitamente palesata.