HomePoliticaPalmi tra successi e nodi irrisolti: il bilancio del sindaco Giuseppe Ranuccio

Palmi tra successi e nodi irrisolti: il bilancio del sindaco Giuseppe Ranuccio

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A due anni dalla conclusione del suo secondo mandato, Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi, traccia un bilancio della sua amministrazione in un’intervista al Corriere della Calabria. Riconfermato con una larga maggioranza al primo turno, Ranuccio evidenzia le trasformazioni della città, i progetti in corso e le prospettive future, lasciando però in ombra alcune criticità ancora aperte.

I progressi: riqualificazione e sviluppo

Uno dei temi centrali dell’intervista è la riqualificazione urbana e turistica, con particolare attenzione al progetto del nuovo lungomare in località Tonnara, finanziato con oltre 4 milioni di euro dal PNRR. Secondo il sindaco, l’intervento garantirà nuovi servizi, aree di socializzazione, spazi verdi e parcheggi, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla qualità della vita dei cittadini.

Altro fiore all’occhiello è stato il rilancio turistico e culturale della città, favorito dalla promozione del film Us Palmese dei Manetti Bros, che ha portato Palmi nei cinema di tutta Italia. Tuttavia, è emerso un dettaglio significativo: almeno inizialmente, l’amministrazione comunale non ha mostrato particolare interesse per l’iniziativa, non prendendo parte alla presentazione ufficiale del film, un’occasione mancata per rafforzare il legame tra cultura e territorio.

Sul fronte economico e sociale, Ranuccio sottolinea i risultati ottenuti per i giovani e le opportunità lavorative, citando il bando dei chioschi nelle zone Torre, Macello e Pille. Iniziative sicuramente pregevoli, ma che per il momento rimangono legate alla stagionalità, offrendo dunque poche garanzie in termini di lavoro stabile. Un primo passo importante, ma ancora lontano dall’assicurare prospettive di impiego continuative per i giovani palmesi.

Le criticità non affrontate

Nonostante gli aspetti positivi elencati dal sindaco, restano alcune questioni delicate che non hanno trovato spazio nell’intervista.

Uno dei temi più controversi riguarda il debito ancora pendente della Fondazione Varia, relativo all’edizione del 2023, che ammonta a circa 150.000 euro. A questo si aggiunge la totale incertezza sui conti del bilancio 2024, il cui ritardo nella comunicazione alimenta dubbi sulla reale situazione finanziaria. Le prospettive per l’edizione 2025, che avrebbe dovuto essere significativa in occasione dell’anno giubilare, si fanno sempre più flebili: secondo molte indiscrezioni, la storica manifestazione non si terrà, privando Palmi di uno degli eventi più rappresentativi della sua identità culturale.

Anche la realizzazione di alcune opere pubbliche risulta problematica. Il Borgo della Marinella, oltre a subire notevoli ritardi, è stato oggetto di critiche da parte dei cittadini, che mettono in discussione la qualità degli interventi già effettuati. La stessa pista ciclabile nei pressi della Casa della Cultura è ancora incompiuta e solleva dubbi sulla sua effettiva utilità, con perplessità espresse da movimenti politici alternativi alla giunta Ranuccio.

Un altro punto dolente riguarda la gestione dei tributi. Sebbene Palmi sia tra le città che si distinguono per qualità e quantità nella raccolta differenziata, la TARI continua ad aumentare, suscitando malcontento tra i cittadini che si aspettavano una riduzione dei costi grazie agli ottimi risultati nella gestione dei rifiuti.

Infine, sul fronte sanitario, il sindaco ha celebrato lo sblocco dell’iter per la costruzione dell’Ospedale della Piana, un’opera attesa da ben 17 anni. Tuttavia, è importante ricordare che le competenze in materia sanitaria sono prevalentemente regionali, e la vera sfida sarà garantire tempi certi per l’inizio e la conclusione dei lavori, evitando ulteriori rinvii.

L’intervista di Ranuccio offre un quadro entusiasmante dei successi amministrativi, ma lascia inevase alcune domande cruciali. La crescita turistica e le opere pubbliche in corso sono segnali di un cambiamento positivo, ma restano problemi legati ai debiti della Fondazione Varia, ai ritardi infrastrutturali e alla pressione fiscale. Inoltre, l’incertezza sulla futura edizione della Varia e le difficoltà nella comunicazione del bilancio della fondazione aprono scenari preoccupanti per la cultura cittadina.

Oltre alla necessità di completare le opere in sospeso e affrontare le questioni economiche ancora aperte, il vero nodo è la mancanza di un confronto pubblico chiaro e costruttivo. La cittadinanza merita risposte sulle criticità irrisolte, così come una maggiore trasparenza sui ritardi e sulle scelte politiche future. Un dibattito aperto e partecipato potrebbe fugare le incertezze e stimolare una riflessione utile per il futuro di Palmi, garantendo che i progressi ottenuti non siano solo episodi isolati, ma parte di una crescita strutturale e duratura.

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