Lavorano da settimane senza sosta, consegnando alimenti ed altri beni di prima necessità alle tante famiglie di Palmi che si trovano in situazione di emergenza, perché monoreddito e senza più neanche uno stipendio a fine mese, per via del lockdown imposto dal Governo per contenere la diffusione del Coronavirus.
Sono i volontari della Protezione Civile, ai quali ogni giorno giungono carichi di beni da distribuire, e che ricevono il grazie di quanti hanno la fortuna di vedersi recapitato a casa un pacco contenente cibo ed altri beni.
Eppure c’è stato qualcuno – a dire il vero una minoranza, ma fa pur male saperlo – che li ha insultati, dicendo loro che le consegne avvengono secondo un criterio personale e non realmente oggettivo.
A prendere le difese dei volontari è stato il sindaco, che in un post su Facebook ha scritto: «Ci giunge l’amarezza espressa dai ragazzi del gruppo comunale di protezione civile, che in questi giorni di grande emergenza si stanno impegnando duramente per la distribuzione di generi alimentari e di beni di prima necessità, oltre che in altre attività di assistenza alla cittadinanza. Alcuni cittadini hanno rivolto delle critiche al loro operato, sostenendo che essi stiano aiutando “chi vogliono loro”, oltre a persone che non ne avrebbero realmente bisogno. Riteniamo queste accuse ingenerose oltre che assolutamente infondate, non solo perché questi ragazzi stanno svolgendo volontariamente un servizio fondamentale, ma anche e soprattutto perché essi lavorano sotto la direzione dell’ufficio comunale per i servizi sociali, e la distribuzione di beni riguarda esclusivamente soggetti e nuclei familiari censiti presso lo stesso ufficio. Al gruppo comunale di protezione civile va tutta la nostra solidarietà e il nostro apprezzamento oltre che, ne siamo sicuri, quello della grande maggioranza della cittadinanza, che riconosce il valore del loro impegno».