Ospedale di Polistena, Profiti rassicura ma non si sbilancia

Il consulente di Occhiuto per la sanità in Calabria ha ascoltato le richieste dei rappresentanti del territorio. Polistena resterà spoke. Ancora lenti i miglioramenti di dotazioni ed organici

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Un momento dell'incontro

L’incontro istituzionale presso la sala consiliare del comune di Polistena per la presa d’atto delle problematiche che attanagliano la sanità pianigiana e che ha avuto al tavolo assieme ai sindaci, Comitato spontaneo, il neo direttore sanitario dell’ospedale di Polistena Giuseppe Zuccarelli ed altri rappresentanti di associazioni del territorio Giuseppe Profiti, delegato del governatore Roberto Occhiuto, e il direttore amministrativo dell’Asp Maddalena Berardi ha lasciato tutti contenti a metà. Se da una parte Profiti ha rassicurato sulla continuità di Polistena come spoke attraverso una implementata rotazione dei sanitari disponibili destinati al pronto soccorso, impegni per l’ammodernamento della struttura ospedaliera nonché un potenziamento di strumentazione e d’organici anche per cardiologia e rianimazione – che dovrebbe tornare a regime a breve – dall’altra il neo direttore sanitario Zuccarelli ha esortato, sulla scia di quanto già esposto dalla commissaria Lucia Di Furia al tavolo prefettizio di inizio agosto, ad una maggiore sinergia e collaborazione tra tutti gli attori istituzionali per cercare, quantomeno, di uscire dal pantano dell’emergenza attuale che ancora persiste. Segno quest’ultimo, sebbene le acque si siano smosse, di quanto ancora lunga sia la strada che conduce alla normalizzazione nell’erogazione dei servizi sanitari all’utenza pianigiana. Lo sviluppo dell’emodinamica pur rimanendo un caposaldo dell’azione di recupero sul terreno dei servizi integrati ed indispensabili, come ha suggerito Profiti, ha fatto il paio con il certosino lavoro di avvio delle procedure per attuare i concorsi per il reperimento del personale necessario unitamente alla “segnalazione” di stati di malattia anomali legate agli ordini di servizio per il personale in attività ha assicurato Berardi. “Corre a noi Comitato l’obbligo di non abbassare la guardia: è vero che ci riteniamo moderatamente soddisfatti, ma dobbiamo dire chiaramente che speravamo in qualche certezza in più! Capiamo l’aspetto burocratico, ma insistiamo nel ribadire al presidente Occhiuto che ieri avrebbe dovuto essere seduto a fianco delle persone competenti che ha mandato: gli strumenti di cui hanno bisogno per affrontare questa emergenza glieli deve fornire lei Presidente!” ha ribadito con fermezza la delegazione del Comitato spontaneo che ha ottenuto l’atteso incontro. Un passaggio interlocutorio ma necessario, quindi, nelle more dell’avvio di ulteriori provvedimenti coordinati che dovrebbero portare alla realizzazione di quella rete territoriale della salute che – almeno per ora, in attesa di riscontri concreti – rimane un interessante progetto sulla carta se non un’ottima pianificazione d’intenti.