Un’importante operazione di polizia giudiziaria condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso ha portato alla scoperta e al blocco di un traffico internazionale di alcol etilico di contrabbando. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, ha permesso di denunciare due responsabili e sequestrare un autoarticolato e 24 mila litri di alcol, sottratti al pagamento dell’accisa e dell’IVA per un importo evaso pari a 1,4 milioni di euro.
Il carico, proveniente dalla Polonia, attraversava i valichi delle province di Gorizia, Udine e Trieste per giungere in Italia, con destinazione finale nelle province di Napoli e Reggio Calabria. Per aggirare i controlli delle pattuglie su strada, i contrabbandieri accompagnavano la merce con documenti falsificati che classificavano l’alcol etilico come semplice liquido disinfettante.
L’operazione ha preso una svolta decisiva lo scorso febbraio, quando un camion carico di 24 mila litri di alcol è stato fermato al casello autostradale di “Venezia Est”. Da quel momento, le indagini si sono intensificate, portando a quattro perquisizioni nelle province di Frosinone, Napoli e Caserta, coinvolgendo i reparti territoriali della Guardia di Finanza.
Gli investigatori hanno incrociato tabulati telefonici e dati bancari per ricostruire la rete di traffico illecito. È emerso che, prima del sequestro avvenuto a Treviso, il gruppo criminale aveva già introdotto nel Paese altri 96 mila litri di alcol etilico, sfruttando una falsa documentazione aziendale riconducibile a un’impresa di Caserta operante nel settore ortofrutticolo.
Secondo gli accertamenti, l’alcol sequestrato sarebbe stato destinato alla produzione illegale di bevande alcoliche, tra cui whisky, grappe, limoncelli, liquori e distillati vari, all’interno di laboratori clandestini. Il metodo ricalca lo schema già smascherato nell’operazione “SPECIAL ALCOLE”, conclusa nel luglio 2024 con il sequestro di tre laboratori clandestini e 20 persone denunciate per traffico illecito di superalcolici.
La Guardia di Finanza di Treviso, attraverso questa operazione, ha non solo smantellato un canale di contrabbando, ma ha anche ribadito l’importanza di un controllo continuo delle arterie stradali a rischio. Il presidio costante di pattuglie, attivo anche durante le ore notturne e nei giorni festivi, si è dimostrato un elemento chiave per il contrasto ai traffici illeciti e la tutela dell’economia legale.
L’operazione conferma la determinazione delle autorità nel garantire la sicurezza del mercato, proteggendo gli operatori onesti da una concorrenza sleale e dannosa per il settore commerciale e fiscale.