PALMI – Assolto per non aver commesso il fatto. Questo il verdetto emesso dal presidente della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, Finocchiaro, nei confronti di Leopoldo Riotto, accusato dell’omicidio di Salvatore Melara e in primo grado condannato alla pena dell’ergastolo dal Tribunale di Palmi.
I legali di Riotto, Gaetano Muscari e Nico D’Ascola, hanno chiesto che venisse riaperta l’istruttoria per espletare una perizia relativa alla dinamica dei colpi esplosi e per sentire il personale del 118 che aveva soccorso Melara subito dopo la sparatoria.
Accertamenti, questi, risultati in contraddittorio con quanto detto dal testimone oculare dell’omicidio, quel Francesco Melara, figlio di Salvatore, sulla cui ricostruzione si era basata la sentenza di primo grado, che aveva condannato alla pena dell’ergastolo Leopoldo Riotto.
L’omicidio di Salvatore Melara avvenne il 19 novembre2008; stando alla ricostruzione degli inquirenti all’epocadei fatti, l’uomo stava percorrendo la strada statale che collega Palmi Gioia Tauro. Melara stava accompagnando il figlio Francesco alla stazione delle Calabro-Lucane di Gioia Tauro. Poco prima di giungere sul piazzale del deposito dei pullman, la vittima venne raggiunta da due proiettili alla testa e al torace, provocandone la morte immediata. Un terzo colpo raggiunse invece il figlio Francesco, immediatamente ricoverato prima a Gioia Tauro e subito dopo a Reggio Calabria. I colpi vennero sparati verosimilmenteda un killer che si trovavain sella ad una moto.
L’arresto di Leopoldo Riotto avvenne il 14 febbraiodel 2009, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura di Palmi e condotte dagli agenti del commissariato di Palmi.
Viviana Minasi
