GIOIA TAURO – Si è costituito nella tarda serata di ieri al commissariato di Gioia Tauro, il presunto killer di Michele Brandimarte, l’uomo di Gioia Tauro ucciso domenica pomeriggio a Vittoria nel ragusano. Si tratta del 23enne di Gioia Tauro, Domenico Italiano.
Italiano ha consegnato ai poliziotti gioiesi, diretti dal vice questore aggiunto Angelo Morabito, una pistola che, a suo dire sarebbe stata utilizzata per commettere il delitto
Secondo quanto dichiarato dal ragazzo l’omicidio sarebbe avvenuto a seguito di un litigio. Italiano e Brandimarte erano insieme in Sicilia.
Nell’immediatezza del delitto le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania, hanno permesso di risalire al presunto killer. Il lavoro degli agenti delle squadre mobili di Ragusa e Reggio Calabria con la collaborazione dei commissariati di Vittoria e di Gioia Tauro e delle compagnie dei carabinieri della zona, aveva permesso di individuare e isolare il fuggitivo che ha quindi scelto di costituirsi.
Gli inquirenti hanno giudicato compatibili i tempi tra l’omicidio di Brandimarte,a Vittoria e l’arrivo in commissariato a Gioia Tauro di Domenico Italiano.
A carico del giovane i Pm della Procura di Palmi hanno emesso un provvedimento di fermo per omicidio.
Ancora da accertare chi sia l’altro soggetto che insieme a Italiano era a bordo dell’auto giunta a Vittoria.
Gli investigatori si stanno soffermando anche su una coincidenza che riguarda la data di ieri: esattamente il 14 dicembre 2011 qualcuno aveva tentato di uccidere Giuseppe Brandimarte, il fratello di Michele Brandimarte. E resta da capire che cosa ci facessero in Sicilia l’omicida e la vittima.