C’è un timore tra i cittadini palmesi: quello che il nuovo ospedale della Piana possa non sorgere. Dieci anni e mezzo – quasi undici ad essere precisi – di ritardi, di problemi improvvisi, di procedure complesse e di guai giudiziari e finanziari dell’unica azienda che ha presentato l’offerta, e vinto la gara d’appalto per la costruzione della struttura, hanno fatto maturare questo sentimento nei più, e la comunicazione di qualche giorno fa con cui il sindaco ha informato la città di un ulteriore slittamento della consegna del progetto definitivo, è un tassello in più che si aggiunge al mosaico dei timori.
L’associazione “Pro Salus”, che da anni è impegnata in una politica in difesa del diritto alla salute dei cittadini e che da sempre guarda con attenzione ed occhio critico al travagliato iter di cui ad oggi non si ha altro che una serie di cronoprogrammi non rispettati, alla luce dell’ultima notizia relativa all’ennesimo ritardo nella consegna del definitivo, attraverso una nota stampa torna a chiedere a Regione e Comune rispetto verso gli impegni presi e una accelerata nelle procedure.
“In una procedura normale di appalto – si legge nella nota stampa di Pro Salus – tale proroga potrebbe non suscitare perplessità o contestazioni ma in una procedura come quella Nuovo Ospedale della Piana, per la quale sono passati oltre 10 anni dal primo finanziamento e dalle determinazioni governativo – regionali per la costruzione, senza che ancora vi sia il progetto definitivo, quello esecutivo e le successive approvazioni e validazioni, la cosa è ancora una volta inaccettabile. In sostanza l’inizio dei lavori è ancora lungi dall’essere concretamente calendarizzato”.
Pro Salus richiama poi le rassicurazioni che lo scorso 12 Maggio a Palmi, in una sala comunale gremita, il presidente della Regione Mario Oliverio ed il Rup Domenico Pallaria, hanno fornito ai cittadini, sottolinenando che “in quell’occasione è stato addirittura dichiarato da parte del Rup che avrebbe sollecitato l’anticipazione della consegna del progetto. Da allora non ci sono stati fatti nuovi che giustificano la proroga essendo già noti gli esiti favorevoli dell’accertamento geognostico”.
C’è poi un velo di mistero, che l’associazione Pro Salus nella nota cita, attorno all’impresa che subentrerà alla Tecnis, l’azienda catanese che ha vinto la gara d’appalto e che non navigherebbe in acque felici, per via di problemi economico-finanziari. “Anche in questo senso il Rup – recita la nota di Pro Salus – nella seduta pubblica del 12 maggio citata, aveva assicurato che si sarebbe trattato di pochi giorni e comunque di breve periodo”.
Non c’è poi un calendario ufficiale con i principali traguardi, o quanto meno un programma che indichi le scadenze fino ad inizio lavori. L’ultimo risale al Marzo del 2017 e non è stato rispettato, anzi, ha subito uno slittamento di oltre un anno a causa un accertamento geognostico per cui sono bastati pochi giorni di indagine. “I cronoprogrammi effettivi sono segno di buona amministrazione, trasparenza ed impegno, la loro mancanza denota invece incertezza temporale, disimpegno ed aleatorietà”, sottolinea Pro Salus.
“Vengono i brividi, ci si passi l’espressione, a pensare quanti e quali altri adempimenti, probabilmente anche più complessi di quei pochi già svolti, saranno necessari per la costruzione e la realizzazione dell’Ospedale, per non parlare della sua attivazione. Con questo tipo di ritmo (si fa per dire) non si arriverà da nessuna parte ed intano si sta per arrivare anche alla fine di questa legislatura regionale quinquennale senza che vi sia stata una reale controtendenza rispetto al passato”.
Al Comune spetta ora il compito di svolgere per tempo gli adempimenti chiesti dalla Regione, affinché non si accumulino ulteriori ritardi; in particolare al Comune di Palmi è stato chiesto di produrre una perizia tecnica per la realizzazione di tratti di condotta per lo smaltimento delle acque bianche e nere a servizio del nuovo impianto ospedaliero.
“Se già pronta bene, diversamente si prega di provvedere al più presto. Ove vi siano altri adempimenti il Comune anticipi i tempi quanto più possibile”, è il monito di Pro Salus.
“Si chiede alla gestione commissariale della Tecnis di fare conoscere al più presto l’esito del procedimento per l’assegnazione della concessione ad impresa subentrante”.
“Si chiede alla Regione di predeterminare fin da ora, tenuto conto della nuova fissazione del termine di consegna del progetto definitivo un cronoprogramma vincolante per i sub procedimenti necessari per l’avanzamento della procedura, senza che per ognuno di questi si verifichino inutili perdite di tempo. Si chiede altresì che vengano assunti i necessari contatti col Commissario Tecnis per la conclusione del provvedimento di individuazione della ditta subentrante e le relative formalità”.