La procura di Castrovillari ha chiuso le indagini sulla morte di Denise Galatà, la studentessa di Rizziconi morta il 30 maggio dello scorso anno mentre faceva rafting nel fiume Lao, a Laino Borgo, nel corso di un’escursione organizzata dalla scuola che frequentava.
Il pubblico ministero Simona Manera ha chiesto il rinvio a giudizio per Giuseppe Cosenza e Giampiero Bellavita.
Secondo la procura di Castrovillari, Giuseppe Cosenza, presidente del Consiglio Direttivo “Asd Canoa Club Lao Pollino“, sebbene fosse stata emessa un’ordinanza sindacale che vietava di praticare attività nei fiumi Lao e Iannello, avrebbe ugualmente consentito la discesa nel fiume Lao provocando la morte per annegamento di Denise Galatà.
Relativamente a Giampiero Bellavita, la guida nel gommone in cui si trovava la studentessa di Rizziconi, la procura di Castrovillari, ritiene che l’uomo fosse privo della qualifica federale idonea per navigare lungo il fiume, per cui non avrebbe potuto prestare servizio a bordo del gommone durante la discesa.
Ancora, Bellavita avrebbe sottovalutato il fatto che le ragazze a bordo del gommone erano giovani, inesperte ed esili ma anche che, a causa dei frequenti incagliamenti del gommone e le numerose cadute, non avrebbe interrotto la navigazione, decidendo di affrontare il tratto critico del Lao. Da qui l’incidente, la caduta in acqua della giovane Denise e la sua successiva morte per annegamento.
La procura di Castrovillari ha indicato anche le persone offese, i componenti del nucleo familiare della giovane vittima.
L’udienza preliminare si terrà il 3 ottobre.