Ieri, 31 luglio, al belvedere Suriano di Palmi si è tenuta la presentazione del libro “Nirvana”, opera postuma di Giacomo Barbalace, il giovane avvocato ed artista rosarnese venuto a mancare tragicamente nell’estate del 2020, che proprio il 31 luglio avrebbe compiuto trentadue anni.
La raccolta di poesie, pubblicata da “Albatros Il Filo”, è stata presentata – nell’ambito delle manifestazioni estive patrocinate dal Comune di Palmi – su iniziativa dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) e dell’Associazione Maestrale.
L’incontro, molto partecipato, è stato introdotto e moderato da Antonio Papalia, presidente di Maestrale, con l’intervento del presidente dell’AIGA – sezione palmese Mariano Parisi, cui Giacomo Barbalace aveva aderito divenendo immediatamente un socio attivo e componente del Direttivo.
È, inoltre, intervenuto il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, Antonino Parisi, che ha inteso ricordare le doti umane e professionali dello sfortunato autore.
Di assoluto rilievo la relazione di Lilla Sturniolo, autrice della nota biografica del libro ed autentico punto di riferimento in vita per Giacomo Barbalace.
In “Nirvana” traspare il suo dire poetico, il mistero dell’amore intrecciato – quasi profeticamente – al destino ed alla morte, l’amore verso la sua terra, la fede e l’amore verso la sua compagna, definita in un passo poetico struggente come “Savana”.
La manifestazione è stata fortemente voluta da Zelmira Barbalace, sorella di Giacomo, il cui intervento ha concluso la manifestazione.
Nel corso dell’evento, alcune poesie sono state affidate alla voce di Annamaria Calderazzo, avvocato e scrittrice, con l’accompagnamento musicale della Mestra Rosita Calderazzo, violinista.
Un ulteriore omaggio poetico è stato reso a Giacomo Barbalace da Wladimiro Maisano.
Infine, dal Belvedere Suriano – adornato dall’estemporanea infiorata realizzata dall’Associazione Ecale e da tre delle opere pittoriche realizzate da Giacomo Barbalace – hanno spiccato il volo alcuni palloncini.