GALATRO – Si chiama Greta Sollazzo, ha meno di trent’anni e vive a Galatro, l’autrice del libro “La luce in fondo al tunnel”, pubblicato dalla casa editrice Booksprint.
Il libro autobiografico, racconta la storia di Greta a partire dai primi ricordi dell’infanzia fino all’adolescenza, anni di cambiamenti importanti e di mille difficoltà.
Ed è proprio nelle pagine del suo libro che la giovane scrittrice affronta con forza e decisione gli anni in cui ha dovuto confrontarsi e vincere, i suoi disturbi dell’alimentazione dovuti all’anoressia.
«L’obiettivo del mio libro – racconta l’autrice – è quello di far conoscere la mia storia per aiutare chi ancora ne soffre. Raccontare quanto ho scritto – continua Greta – non è stato facile, come facile non è stato ammettere di stare male. Quello che voglio che emerga è che l’anoressia non è un capriccio, ma è una malattia mentale che ti fa precipitare. Bisogna ammettere di stare male- racconta con decisione – altrimenti non ne esci dal tunnel, altrimenti non vedi la luce».
Il libro scritto durante gli anni universitari, è stato pubblicato nel 2012 e riscuote ancora consensi e successi “inaspettati”, cosi come li definisce la stessa autrice.
Greta infatti è stata ospite in diverse trasmissioni televisive, da “Buongiorno regione” agli studi de “La vita in diretta” ed è arrivata fino, al Palafiori di Sanremo.
Inoltre partecipa spesso a incontri pubblici e nelle scuole e raccontare la sua storia a tantissimi ragazzi.
«Incontrarli mi dà tanto – racconta Greta che oltre ad essere scrittrice insegna matematica – Sia con i miei alunni che con i ragazzi che incontro in giro, mi piace confrontarmi. Mi fanno tante domande – prosegue – e questo mi fa piacere, perché capisco che è una tematica che interessa ai giovani. Poi i ragazzi, sono aperti, spontanei, davanti alle loro domande devi aprirti, dire la verità, e questo a me fa anche bene».
La scrittura fluida e scorrevole poi, rende piacevole la lettura delle 88 pagine e permette in maniera semplice e diretta di arrivare nel cuore di chi scrive.
E nel cuore dei primi lettori del suo manoscritto, i suoi genitori, è immediatamente arrivata la giovane autrice che è stata subito spinta e sostenuta alla pubblicazione.
La forza di volontà e la famiglia infatti, sembrano essere i capi saldi di questa giovane e forte insegnante calabrese, elementi importanti nel suo percorso e indispensabili alla sua guarigione.
Quando infine viene chiesto di parlare di progetti futuri e di possibilità di altri lavori in cantiere, la Sollazzo afferma di voler prendere con calma quanto verrà e di procedere con serenità per i tempi a venire.
Intanto il suo libro continua a essere letto; tanti giovani le scrivono raccontando di ritrovarsi nella sua storia, di aver preso da lei lo spunto per ripartire. C’è poi un concorso per far diventare il suo libro un film e c’è la voglia nelle parole coraggiose di questa giovane autrice, di continuare a far conoscere la sua storia.
Angela Angilletta