HomeAltre Notizie«La Calabria può crescere se riparte dal turismo»

«La Calabria può crescere se riparte dal turismo»

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La Calabria che ha saputo sfruttare al meglio l’etichetta di regione “Covid-free” nell’estate della pandemia, e la Calabria che rischia di perdere per l’ennesima volta quell’importante treno chiamato fondi Comunitari, linfa vitale per una delle regioni più povere d’Italia. Due facce della stessa medaglia, due tematiche fondamentali per lo sviluppo della regione affrontate dal direttore di Eurispes Calabria Maurizio Lovecchio, ospite della trasmissione “Ten Focus Attualità”, in onda su TenTv lo scorso 25 Novembre.

Il direttore Lovecchio è tornato su un tema che Eurispes Calabria ha affrontato nei mesi estivi, quello del boom di presenze di turisti nell’estate 2020 nella nostra regione, dovuto a diversi fattori, in primis il comportamento virtuoso dei calabresi durante il lockdown dei mesi di marzo, aprile e maggio, quando l’Italia soffriva per via dei contagi e dei decessi in aumento, e la Calabria godeva di ottima salute.

Un primato che, almeno per una volta, ha giovato alla regione che si è collocata al quinto posto della classifica delle regioni più visitate in estate, e che ha consentito all’economia calabrese di rifiatare dopo mesi di crisi e sofferenza.

«A settembre dopo l’estate la Calabria ha registrato una certa ripresa economica – ha spiegato il direttore Lovecchio nel corso della trasmissione  – proprio grazie al turismo che è la risorsa su cui questa regione deve riuscire a puntare. Il turismo, tra tutti i settori produttivi, è quello più strettamente legato allo sviluppo di un territorio: non si può fare turismo se non si punta sullo sviluppo del territorio, perché  la promozione passa da un territorio in crescita».

Turismo, sviluppo e crescita che si legano all’altro tema affrontato nel corso della trasmissione, ossia la grande opportunità che i fondi Comunitari rappresentano. Anche su questo, sulla scarsa capacità di programmazione della spesa proveniente da finanziamenti di Enti sovraordinati, Eursispes Calabria ha condotto uno studio l’estate scorsa, rilevando che la Calabria è la regione che più spende male, o addirittura non spende affatto, le risorse provenienti dall’Europa. Il motivo? Programmazione non efficiente, ritardi procedurali.

«La programmazione 21-27 ha dei capitoli legati alla promozione del territorio ma purtroppo ciò che in Calabria manca è una vera programmazione strategica a livello locale, una programmazione strategica integrata che va a sostenere lo sviluppo del territorio, la valorizzazione dei luoghi in tutte le forme – ha spiegato ancora Maurizio Lovecchio – C’è poi un’altra cosa che a mio avviso sfugge: quando parliamo di sviluppo del territorio non possiamo più dimenticarci di considerare la sostenibilità e l’innovazione, ovvero la green economy e l’innovazione, che non può prescindere dalle rivoluzioni digitali devono essere messe al centro della prossima programmazione degli investimenti che verranno realizzati sul territorio».

E ritardo è stata ancora la parola chiave dell’intervento del direttore Lovecchio sul perché in Calabria sono giunte poche richieste da parte di imprenditori rispetto alla possibilità di ottenere un ristoro per le aziende colpite dalle restrizioni del DPCM di Novembre, con cui la regione è stata dichiarata zona rossa.

 «Sono molto critico sull’utilizzo che viene fatto dei fondi, soprattutto quando c’è una carenza di programmazione – ha detto Lovecchio – Il ristoro è utile se risponde ad una esigenza contingente, ossia se il sussidio arriva nel momento in cui io ho la necessità, ma se dalla presentazione della domanda all’approvazione passano mesi, allora non mi hai dato un ristoro, non mi hai aiutato. Se il ristoro ritarda non stai rispondendo alla mia esigenza e questa è la prima critica. Aggiungo che la preoccupazione dovrebbe riguardare non solo la contingenza, ma anche alla ripartenza. Non vedo, sul tema della programmazione dei prossimi fondi europei, capitoli riaperti o tavoli di lavoro, di consultazioni su come spendere i prossimi finanziamenti europei. Il Recovery Fund, se non viene programmato bene sulla base delle reali esigenze territoriali, rischia di diventare causa di indebitamento per il Paese e le Regioni». 

In chiusura, un’appello all’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso: «Sì, ci sono delle grandi opportunità: le risorse che ci sono, vorrei venissero razionalizzate – ha concluso Lovecchio – Bene il bando sulle guide turistiche, bene il progetto del ritorno al turismo di radice, ma mi piacerebbe che si puntasse su una comunicazione efficace che tiri fuori quelli che sono gli elementi di punta della Calabria: facciamoli conoscere, facciamoli vedere, mostriamo una Calabria ed un territorio capaci di accogliere i turisti. Si parta dal turismo per migliorare la sicurezza, i trasporti, la qualità della vita».

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