Torna anche quest’anno il Rosarno Film Festival, giunto alla sua quarta edizione, in un tempo segnato da conflitti, esclusioni e negazioni di diritti. Il tema scelto – “Fuori dal Ghetto” – risuona con forza in un contesto globale in cui parole come “genocidio” e “apartheid” tornano drammaticamente attuali. Gaza diventa simbolo estremo di colonialismo e violenza, ma anche specchio di realtà locali come la tendopoli di San Ferdinando, che continuano a negare dignità e diritti.
Il festival, promosso da realtà sociali e culturali del territorio, si propone come spazio pubblico di resistenza, cultura e impegno civile. La rassegna si apre lunedì 3 novembre a Cinquefrondi, presso la Mediateca comunale “Pasquale Ceazzo”, con l’intervento del sindaco Michele Conia. Ospiti della serata Enzo Infantino dell’associazione “Per non dimenticare” e don Nandino Capovilla, autore del libro Sotto il cielo di Gaza, espulso da Israele lo scorso agosto per “motivi di sicurezza”. Il suo racconto, basato su volti e storie reali, ha aperto anche la 82ª Mostra del Cinema di Venezia.
Il programma prosegue con il progetto “Valigia” (4–6 novembre), che coinvolgerà gli istituti scolastici di Palmi, Cinquefrondi e Rosarno con Lorenzo Terranera, illustratore e scenografo, noto per le sue collaborazioni con Unicef, Amnesty International e programmi televisivi come Ballarò e diMartedì.
Mercoledì 5 novembre, al Cinema Teatro “Antonio Manfroce” di Palmi, sarà proiettato Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre, seguito l’8 novembre da Noi e la grande ambizione, che partirà da Palmi per un tour nazionale.
Il 14 novembre, sempre a Palmi, andrà in scena Malanova di Ture Magro, spettacolo teatrale dedicato alla violenza di genere e ai femminicidi, rivolto agli studenti e aperto al pubblico. Nei giorni 1–3 dicembre, Sciara Progetto condurrà laboratori scolastici a Palmi e San Ferdinando sui temi del bullismo e della violenza patriarcale.
Lo stesso giorno, a Rosarno, si terrà il concorso di cortometraggi promosso con l’Archivio Memorie e Migranti, con giuria composta da studenti e braccianti. In serata, a Dambe So (San Ferdinando), cena africana e concerto del Madya Trio.
Il 28 novembre, a Palmi, la Chiesa Evangelica Valdese di Reggio Calabria presenterà il “Patto Territoriale” su agroecologia e abitare ecosociale, con interventi di Alessandra Corrado, Francesco Piobbichi e Monica Natali.
Il 6 dicembre, sempre a Dambe So, saranno presentati tre libri: Schiavi Mai di Olivieri e Pesce, Integrazione di Ibrahim Diabate, e Insorge l’aurora sull’oblio della frontiera di Piobbichi, testimonianze di lotta, poesia e dignità migrante.
Il festival si chiuderà con la proiezione del docufilm Medma non si piega di Gianluca Palma, dedicato a Peppe Valarioti, prima vittima riconosciuta di omicidio politico-mafioso in Calabria, assassinato nel 1980. Il film restituisce voce e memoria a un militante onesto, impegnato contro speculazioni edilizie e poteri criminali.
Parallelamente, la cooperativa S.o.S Rosarno porterà in tour il film The Pickers di Elke Sasse, reportage sullo sfruttamento dei migranti nelle filiere agricole europee, con tappe in Italia e Svizzera.
Il Rosarno Film Festival si conferma così come un laboratorio di pensiero e azione, capace di intrecciare cinema, scuola, teatro, musica e ricerca sociale. Un invito a guardare il mondo con occhi aperti, a partire dalla Piana di Gioia Tauro.



