Guardie mediche a singhiozzo, Conia incalza Occhiuto

Il consigliere metropolitano di Up chiede interventi urgenti per il ripristino della rete di assistenza medica territoriale

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Appello del consigliere metropolitano Michele Conia al presidente Roberto Occhiuto affinché si intervenga per garantire la continuità della rete territoriale di assistenza decimata da continue chiusure delle postazioni di guardia medica. «Nel silenzio generale ogni giorno molti sindaci calabresi ricevono dalle rispettive ASP di appartenenza la comunicazione dell’assenza di guardia medica nel proprio territorio nelle ore o addirittura nei giorni successivi. Un servizio essenziale a garanzia della salute pubblica e che, teoricamente, permette ogni giorno e soprattutto ogni notte all’intera popolazione calabrese di avere supporto medico tempestivo anche al proprio domicilio a prescindere dalla vicinanza o meno dagli ormai rari ospedali pubblici del territorio regionale. Un servizio che, nei fatti, è erogato a singhiozzo poiché a rotazione quasi tutti i comuni della Calabria ricevono periodicamente la comunicazione di mancata erogazione del servizio per carenza di medici» ha dichiarato con una nota l’esponente di Unione Popolare che, riprendendo una denuncia del consigliere regionale Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente), ha sottolineato le continue carenze anche all’interno degli ospedali spoke e nei servizi di medicina territoriale. Conia nel chiedere un deciso cambio di passo a Occhiuto, nella veste di Commissario ad acta, lo ha invitato ad abbandonare «la via degli spot trovando il modo di non scippare ai calabresi, in particolar modo quelli residenti nell’entroterra, anche il diritto a dormire sonni tranquilli, senza nessuno a cui rivolgersi in caso di malori in piena notte o nei festivi».