La gestione dei rifiuti continua a suscitare polemiche, soprattutto quando emergono incongruenze nelle pratiche amministrative che dovrebbero garantire trasparenza e beneficio ai cittadini. Recenti verifiche sugli atti ufficiali, effettuate dai consiglieri di opposizione del Comune di Palmi, metterebbero in evidenza una serie di criticità, in particolare riguardo all’impiego degli introiti della raccolta differenziata e alle agevolazioni economiche concesse alla ditta appaltatrice. Il risultato? Un aumento della TARI che pesa sulle tasche dei cittadini, senza che questi possano beneficiare degli sforzi compiuti nella raccolta differenziata. È necessario fare chiarezza su queste dinamiche per garantire una gestione più equa e trasparente, capace di restituire alla comunità il valore del proprio impegno.
Questo è quanto affermato nella nota pervenutaci dai consiglieri di opposizione del Comune di Palmi che riportiamo di seguito:
Dopo aver richiesto e analizzato gli atti ufficiali, emerge chiaramente una gestione discutibile della raccolta differenziata: gli introiti della filiera del riciclo non sono stati utilizzati per ridurre la TARI ai cittadini, ma sono stati assegnati alla ditta appaltatrice, mentre la tassa rifiuti continua ad aumentare.
Gli atti confermano che:
- La ditta incaricata ha ricevuto vantaggi economici non previsti nel Capitolato Speciale d’Appalto
(CSA) in essere, a discapito delle casse comunali e dei cittadini. - Gli introiti derivanti dalla raccolta differenziata non sono stati impiegati per abbassare la TARI,
come sarebbe logico e corretto. - La proroga del contratto è stata effettuata con un nuovo CSA, che non ha rispettato né quello in
essere né quello trasmesso per la gara d’appalto.
Di fronte a questi dati, chiediamo immediata chiarezza da parte dell’amministrazione e una revisione
delle scelte adottate.
CITTADINI PENALIZZATI, SERVE UN CAMBIO DI ROTTA
È inaccettabile che mentre i cittadini si impegnano nella raccolta differenziata, vedano aumentare la
TARI senza alcun beneficio, mentre la ditta appaltatrice ottiene vantaggi economici ingiustificati.
Questa gestione non solo non incentiva il corretto smaltimento dei rifiuti, ma rappresenta una grave
ingiustizia nei confronti della comunità.
Alla luce di queste evidenze, ribadiamo le nostre richieste all’amministrazione: - Rendere pubblici tutti i dettagli sugli introiti della filiera del riciclo e sulle modalità di utilizzo.
- Spiegare perché la ditta ha ricevuto vantaggi economici non previsti nel CSA in essere.
- Indicare se siano state seguite tutte le procedure di legge nella gestione del contratto.
- Valutare un’immediata revisione della proroga e delle condizioni economiche.
- Adottare misure per ridurre la TARI ai cittadini, garantendo equità e trasparenza.
“I cittadini meritano risposte e, soprattutto, una gestione della tassa rifiuti più equa e trasparente”.
I consiglieri comunali firmatari.
Giovanni Barone
Antonietta Gagliostro
Ilaria Sorbilli
Giancarlo Palmisano
Anna Bagalà