Il danneggiamento è stato scoperto questa mattina presto da uno degli abitanti del quartiere. La zona intorno alla statua è stata recintata dai carabinieri e sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Locale del comune di Gioia Tauro.
Su facebook in pochi minuti sono arrivati moltissimi messaggi di condanna da parte di tanti cittadini gioiesi.
Grazie al lavoro dei volontari del neonato comitato villa pons, la villetta ha recuperato nelle scorse settimane parte della sua antica bellezza.
La sporcizia e l’erba alta sono state eliminate ed i volontari stanno lavorando anche a un piano per recuperare gli alberi sofferenti e per rimuovere e sostituire quelli ormai pericolanti e pericolosi, per i visitatori e per le abitazioni circostanti.
La villetta è parte integrante della storia di Gioia Tauro. Nel libro “Gioia che cambia”, l’autore Michele Marino scrive che “il poggio su cui essa sorge, in passato era il camposanto dell’antica Gioia. Nel 1933 il luogo fu sistemato a zona verde, piantando una quarantina di alberi di pino, ognuno dei quali era dedicato alla memoria di un soldato gioiese caduto in guerra; una targhetta metallica appesa a ciascun fusto ne riportava il nome. Il parco fu perciò chiamato ‘Parco delle Rimembranze’. Di quegli alberi ora ne sopravvivono solamente due”.
