Ho assistito con sgomento alla scia di sangue che si sta versando sul territorio di San
Pietro di Caridà e come Vescovo di questa Chiesa diocesana esprimo, a nome mio e di
tutta la comunità ecclesiale, la più ferma condanna di ogni forma di violenza, sopraffazione
e logica di faida che semina morte, paura e divisione.
Non posso restare in silenzio, non posso girarmi dall’altra parte sapendo della sofferenza
che si vive quando vengono compiuti gesti di così carica e cieca violenza.
La nostra terra, già segnata da troppe ferite, ha bisogno di parole e gesti di pace, non di
sangue e vendetta. È inaccettabile che nel nostro tempo persistano dinamiche mafiose
che nulla hanno a che fare con il Vangelo di Cristo, fondato sull’amore, sulla misericordia e
sul perdono.
La vita ci è stata donata per essere vissuta, per amare ed essere felici; per queste ragioni,
non può un uomo mettere fine alla vita di un altro uomo: Fermatevi in nome di Dio e
trasformate l’odio in amore fraterno.
Allontanate le armi, fatele tacere, non seminate altri lutti. Non uccidetevi. Fatevi guidare
dai valori della dignità della persona, dalla non violenza, dalla pace.
Rivolgo un appello accorato a tutte le persone di buona volontà, alle Istituzioni civili, alle
Forze dell’ordine, ai Presbiteri, alle Comunità parrocchiali e agli operatori pastorali: non
rassegniamoci. Continuiamo a costruire insieme un tessuto sociale fondato sulla giustizia,
sulla legalità e sul rispetto della vita.
Rinnoviamo il nostro impegno a camminare al fianco della nostra gente, soprattutto dei
giovani, perché nessuno si senta solo o abbandonato. La luce del Vangelo può ancora
brillare nelle tenebre, se ciascuno di noi sceglie il bene e rifiuta con coraggio ogni
complicità, anche silenziosa, con il male.
A quanti sono stati colpiti da questo ennesimo atto di violenza, giunga la preghiera di tutta
la Chiesa diocesana.
Invochiamo il Signore perché doni consolazione a chi soffre, converta il cuore di chi fa del
male e conceda a quel territorio, benedetto dalle bellezze della natura, la fecondità di
valori umani reciproci e rispettosi del valore della vita.
Giuseppe Alberti
Vescovo