Apprendiamo dagli organi di stampa che il Tar per la Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria, ha accolto il ricorso presentato dal sindaco di Palmi e, per effetto di questo, ha disposto, con relativa ordinanza, la sospensione per la realizzazione della discarica di Melicuccà, fissando la data del 22 settembre 2021 per l’udienza pubblica.
Si tratta di un vero conflitto nato all’interno della Città Metropolitana, se è vero, come lo è, che il ricorrente sindaco Ranuccio è il delegato, nell’ambito della stessa, proprio del sindaco Falcomatà. Come si ricorderà, la querelle scatenatasi tra istituzioni, ambientalisti e gruppi politici, ha interessato non solo il Tar, ma anche la Procura della Repubblica. Un cammino giudiziario complesso dunque, i cui risvolti non sono per nulla definiti e che si sta consumando all’interno della stessa maggioranza di centro sinistra.
Orbene, non ci sembra opportuno almeno in questa fase, commentare ulteriormente gli aspetti giuridici che hanno portato a questa nuova impasse. Per contro, sentiamo il dovere di affermare che l’annoso problema della raccolta dei rifiuti nella nostra città, è ben lungi dall’essere risolto. I ripetuti proclami fatti da autorevoli personaggi della giunta Falcomatà, secondo i quali la problematica starebbe per risolversi, cadono giorno dopo giorno sotto la scure di una verità manipolata, di contraddizioni palesi, annunci infondati e scelte sbagliate.
Solo pochi mesi fa infatti, in particolare a novembre 2020, la giunta Falcomatà rivolse un appello alla cittadinanza con il quale rassicurava che nel giro di un mesel’emergenza rifiuti sarebbe stata appianata. La soluzione si trovava nell’area dell’impianto di Sambatello che, a detta loro, avrebbe ripreso regolare funzionamento con un conferimento, in totale, di circa 250 tonnellate di rifiuti giornalieri. Ai fatti però si preferiscono gli annunci. Ad oggi, infatti, non si intravedono segnali positivi all’orizzonte; la situazione, piuttosto, continua ad aggravarsi, con la città sempre più soffocata dall’immondizia e ostaggio di una maggioranza consiliare incapace di offrire spunti seri per chiudere dignitosamente questo capitolo.
Ricordiamo inoltre agli smemorati, che spetta alla Città Metropolitana di Reggio Calabria (per l’Ato relativa al territorio di propria competenza) occuparsi di tutte le fasi relative al ciclo di rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento negli impianti previsti . A tutt’oggi però, nostro malgrado, non è stato previsto alcun piano d’ambito. Appare quindi ridicolo che l’amministrazione comunale continui a rimpallare le proprie responsabilità sugli altri. Alla luce di quanto detto e in assenza di fatti amministrativi concreti, non ci resta che auspicare uno scatto di dignità da parte della giunta comunale, invitandola a deporre le armi e a rassegnare le proprie dimissioni a questo punto più che inderogabili.