GIOIA TAURO – Promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza al fine di migliorare le condizioni di contesto che più direttamente favoriscono lo sviluppo.
È questo l’obiettivo principale del progetto “Port and coastal survey” al quale ha aderito la Marina Militare nell’ambito del Pon “Sicurezza per lo sviluppo”, presentato ieri mattina alla Capitaneria di porto di Gioia Tauro.
“In pratica si tratta di condurre un’attività di controllo, monitoraggio e mappatura dei fondali portuali e costieri,- ha spiegato il titolare del Comando Marittimo Sud, Ammiraglio di squadra Ermenegildo Ugazzi – e quindi identificare e rimuovere oggetti estranei all’ambiente marino”.
La presentazione del progetto, finanziato in parte dal Fondo europeo di sviluppo regionale, e in parte dal Ministero degli Interni, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale dei Carabinieri, il capitano Francesco Cinnirella, della Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, il direttore generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati, il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, l’amministratore delegato della Mct Domenico Bagalà, il commissario prefettizio del Comune di Gioia Tauro Raffaele Ruberto, il vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi, Francesco Milito, il comandante della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, Davide Barbagiovanni Minciullo.
L’Ammiraglio, accompagnato dal Sottotenente di Vascello Marco Presti, Capo Nucleo dello Sdai e dal Capitano di Vascello Francesco Giangregorio, Capo Ufficio Servizi di presidio, ha spiegato dettagliatamente i mezzi e i sistemi utilizzati per riuscire al meglio nelle attività di controllo dei fondali.
Si tratta dell’Uss 10 A, un gommone telecomandato in grado di muoversi autonomamente, equipaggiato con doppio Sonar, ecoscandaglio e telecamera; il Pluto plus, una sorta di drone marino e il Remus 100, un veicolo subacqueo autonomo in grado anche di misurare e registrare i parametri fisici dell’acqua.
I dati raccolti, al termine di ogni giornata, verranno processati per poter ricavare poi report dettagliati.
Una progetto importante insomma che interessa le regioni del Sud, quindi i porti di Taranto Bari, Brindisi, Napoli, Gioia Tauro, Messina, Catania, Palermo e Augusta.
Eva Saltalamacchia