SAN FERDINANDO – Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha visitato questo pomeriggio la fabbrica occupata e la tendopoli di San Ferdinando dove vivono in condizioni difficilissime più di mille migranti africani.
Il freddo dell’inverno, la crisi agrumicola e alcune aggressioni subite hanno contribuito a rendere la situazione ancora più drammatica e per questo il presidente Oliverio ha deciso di fare un sopralluogo insieme al capo della Protezione civile regionale, Carlo Tansi e ai consiglieri regionali D’Agostino, Romeo e Nucera.
Oliverio (guarda l’intervista) ha annunciato una serie di interventi immediati per rendere meno dure le condizioni di vita dei migranti. “Pur non essendo la Regione istituzionalmente responsabile della gestione di questa realtà – ha detto Oliverio – ho parlato con il prefetto Morcone per cercare di mettere in atto insieme al prefetto di Reggio Calabria, Sammartino, un piano di interventi, per superare una dimensione di ghetto aumentando i servizi per migliorare la condizione di vita di tutti. Bisogna lavorare – ha concluso Oliverio – per suddividere l’accoglienza distribuendola in più punti ed evitando che si creino lager come questo”.
Sono passati sei anni dalla rivolta che portò Rosarno ed i suoi migranti sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, ma da allora, nonostante i sopralluoghi, le proposte e le numerose visite di esponenti istituzionali di primissimo piano, la situazione è addirittura peggiorata.
Le numerose realtà associative che danno una mano ai migranti non riescono a unirsi per creare una rete organica in grado di non disperdere energie e risorse economiche e questo nel tempo ha aumentato le divisioni tra la comunità africana ed i rosarnesi.
Nelle ultime settimane inoltre il clima è tornato a essere teso, dopo che il parroco del Bosco don Roberto Meduri e alcune associazioni, hanno denunciato le violente aggressioni subite da alcuni migranti nella zona industriale. Gli episodi denunciati sono quattro ed i carabinieri del Compagnia di Gioia Tauro, diretti dal capitano Cinnirella, stanno indagando per individuare i responsabili.
A far salire ulteriormente la tensione ha contribuito l’errata ricostruzione di un episodio che ha visto coinvolti alcuni stranieri e due bambini nel centro di Rosarno. Due bambini, sfuggiti dal controllo di una persona adulta sono stati investiti da un furgone.
Sul furgone, assicurato, revisionato e guidato da uno straniero con i documenti in regola c’erano altre persone probabilmente irregolari che per evitare i controlli dei carabinieri sono scappate via. Il conducente del furgone si è invece fermato. Dagli esami è stato confermato che l’uomo non aveva bevuto e non aveva assunto droghe. I bambini per fortuna se la sono cavata senza grosse conseguenze fisiche.
Sui social network però molti utenti hanno riportato ricostruzioni diverse su quanto accaduto e sono stati numerosi i commenti rabbiosi e violenti contro la comunità dei migranti.
Per affrontare al meglio questa fase ed evitare che le cose degenerino gli agenti del commissariato di Polizia di Gioia Tauro, diretti dal primo dirigente Pietropaolo Auriemma, stanno presidiando giorno e notte la tendopoli dell’area industriale e gli altri siti dove risiedono la maggior parte degli africani.