I Nuclei Carabinieri Forestale di San Roberto e Sant’Eufemia di Aspromonte, a seguito di
segnalazione di privato cittadino, sono intervenuti in Località “Ficarelle” in Agro del Comune di
Campo Calabro soccorrendo un esemplare di Volpe.
La bestiola è stata trovata con una zampa anteriore impigliata a un laccio di cavo d’acciaio illegale.
Il cavo era collegato ad una catena apposta al tronco di un albero di ulivo e, con un sistema di
molle, ha bloccato la volpe stringendo sempre di più la zampa. L’animale si muoveva cercando
invano di liberarsi.
Nella zona sono stati trovati evidenti tracce di mais utilizzato per foraggiare gli animali selvatici e
attirarli in trappola; sistema generalmente utilizzato per la cattura di cinghiali selvatici.
Il pronto intervento dei Carabinieri Forestali ha permesso, grazie alla collaborazione di un Medico
Veterinario collaboratore della Sezione ENPA di Reggio Calabria e del suo Commissario
straordinario, di valutare le condizioni di salute della volpe.
L’animale è stato prima immobilizzato per appurare l’assenza di eventuali fratture e, poi, è stato
liberato e restituito al suo habitat naturale.
La trappola illegale è stata posta in sequestro e i Militari hanno segnalato alla Procura della
Repubblica di Reggio Calabria i reati di divieto di utilizzo di trappole, reti, tagliole, lacci,
archetti o congegni similari nonché del divieto di foraggiamento dei cinghiali, come previsto
dalla Legge 157 del 1992.
Le indagini sono in corso per individuare i responsabili.
La volpe, dopo il lupo, è il mammifero carnivoro selvatico più grande diffuso in Calabria
raggiungendo, in età adulta anche i 45 cm. di altezza e un peso di 10 Kg.
La volpe rossa europea (vulpes vulpes crucigera) è una sottospecie della volpe comune e ha
diffusione anche in prossimità di centri abitati.
Animale particolarmente schivo e notturno è utile anche all’agricoltura poiché si nutre anche di
roditori e invertebrati infestanti.
L’attività dei Carabinieri Forestali è volta a contrastare ogni forma illegale di caccia e di preservare
gli ambienti naturali e gli animali selvatici da catture non consentite.
Si precisa che il presente procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui
ogni valutazione è da considerare allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazione di
merito.