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Tripodi: “l’ospedale di Polistena non si tocca”

Pubblicato il

Riceviamo e pubblichiamo:
Al commissario alla Sanità Massimo Scura
Al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio

Dopo aver letto il decreto n. 9 del Commissario ad acta ing. Massimo Scura del 2 aprile scorso, relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese, siamo stupiti e preoccupati per il futuro della sanità nella piana di Gioia Tauro ed in particolare per il futuro dell’ospedale di Polistena.

Michele Tripodi
Michele Tripodi
Pensavamo che la logica dell’ospedale unico fosse stata già ampiamente superata allorquando la Giunta Regionale Loiero stabilì la costruzione di un nuovo ospedale a Palmi proprio per mantenere nella Piana due presidi di riferimento, quello nuovo di Palmi, e quello esistente a Polistena. Anche la Giunta Scopelliti non osò modificare tale intendimento contenuto nel precedente documento di riordino della rete ospedaliera, dove si auspicava infatti di due ospedali, Palmi con 240 posti letto per acuti, e Polistena 170 per acuti.

Oggi invece nel decreto approvato da Scura si legge a pag. 33 del nuovo documento allegato di riorganizzazione, che il nuovo ospedale di Palmi “è maggiore dei posti letto programmati e sostituisce totalmente l’attuale offerta sanitaria pubblica dell’area interessata.” Tradotto, questo starebbe a significare che una volta costruito il nuovo ospedale a Palmi, che nella nuova formulazione aumenterebbe nei posti letto programmati da 240 a 314, l’ospedale di Polistena verrebbe chiuso.

Una previsione inaccettabile, che non rende giustizia al territorio della Piana che ancora una volta sarebbe penalizzato, rispetto alle proprie reali esigenze. Con un bacino di abitanti di oltre 150.000 spetterebbero secondo il rapporto di 3,5 posti letto ogni mille abitanti previsto dalle norme vigenti, oltre 500 posti letto in totale.

La scelta di costruire il nuovo ospedale a Palmi in sostituzione di quello di Polistena, significa dunque voler allontanare i cittadini dell’entroterra dal servizio ospedaliero, dal bisogno di sanità e dal diritto ad essere assistiti, quando basterebbe già ora, davvero poco per potenziare e rilanciare i servizi attualmente offerti dall’ospedale di Polistena.

Del resto l’investimento di 530.000 Euro per la costruzione già in atto e fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, tende a voler rivalutare il presidio di Polistena, proiettandolo verso un ruolo sanitario da protagonista nell’emergenza-urgenza della Piana di Gioia Tauro e di riferimento per i comuni dell’entroterra, bacino che comprende i comuni di Polistena, San Giorgio Morgeto, Cittanova, Taurianova, Cinquefrondi, Melicucco, Giffone, Maropati, Anoia, Galatro, Feroleto, Serrata, Laureana di Borrello, Candidoni, San Pietro di Caridà, Rosarno, San Ferdinando, a cui si aggiungono utenze del vibonese e soprattutto della fascia territoriale compresa tra Mammola, Grotteria, Gioiosa Jonica, e della statale di grande comunicazione Jonio-Tirreno, teatro di incidenti stradali spesso mortali. Un bacino che sconfina il territorio della Piana, di oltre 100.000 utenti, i quali rispetto alla facilità di spostamento verso Locri e Palmi, mediamente di 40 minuti, attualmente raggiungono Polistena in tempi molto più brevi.

Occorre che il Commissario Scura riveda immediatamente il decreto, correggendo l’intendimento esplicitato che, se lasciato nella sua formulazione testuale, danneggerebbe, invece che migliorare, la sanità della Piana.

Chiediamo pertanto anche al Presidente Oliverio ed alla Giunta Regionale di recuperare l’iniziale e giusta visione bipolare della sanità della Piana, articolata sulla costruzione del nuovo ospedale a Palmi, per quel che riguarda la costa, ed il potenziamento dell’ospedale di Polistena quale punto di riferimento per la popolazione dell’entroterra.

Diversamente chi governa la sanità calabrese e l’attuale maggioranza regionale, oggi si assumerebbero una gravissima responsabilità contro Polistena e la Piana di Gioia Tauro, circostanze che richiederanno una mobilitazione straordinaria e senza precedenti per difendere l’unico ospedale che attualmente con sacrifici e difficoltà, offre assistenza ai cittadini ammalati di tutta la Piana e non solo.

L’Amministrazione Comunale di Polistena si riserva di assumere ogni iniziativa utile per bloccare l’esecutività del decreto ed al contempo preparerà una battaglia campale a tutela dell’ospedale di Polistena e del diritto alla salute dei cittadini.

Cordiali Saluti
Dott. Michele Tripodi
Sindaco di Polistena

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