Il Comune di Polistena si è rivolto al giudice amministrativo impugnando i provvedimenti di attuazione della legge regionale con la quale è stata istituita l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (ARRICAL).
In seguito al pronunciamento del Consiglio Comunale che, con un motivato e articolato ordine del giorno, dava mandato specifico al servizio legale del Comune circa la valutazione di profili di incostituzionalità e di illegittimità degli atti amministrativi, è stato notificato alla Regione Calabria e depositato al TAR competente il ricorso.
Il Sindaco Michele Tripodi ha dichiarato a proposito: «Si tratta di un atto necessario per cercare di bloccare il disegno di privatizzazione dell’acqua pubblica portato avanti da molti anni e da tanti Governi nazionali e regionali che si sono succeduti. Dietro ad una finta pubblicizzazione ben mascherata dietro un’autorità formalmente pubblica perché ente strumentale della Regione Calabria, vi è la volontà di affidare a terzi la gestione dell’acqua con una tariffazione incrementata e uniforme su tutto il territorio regionale, sottraendo così ai comuni qualunque autonomia nella gestione del servizio idrico e nelle scelte che riguardano la propria comunità in materia di distribuzione e approvvigionamento.
L’acqua, a differenza di altro, però è un bene vitale e non può essere assimilato neanche lontanamente ad altri servizi, né scambiato come bene economico destinato ad ingrossare i profitti delle multinazionali. La nostra iniziativa del ricorso – conclude – punta a tutelare i cittadini che già penano bollette carissime in cambio spesso di servizi scadenti su tutto il territorio calabrese».