SEMINARA – La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha confiscato beni per 5 milioni di euro che appartenevano a Rocco Antonio Gioffrè, presunto capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta di Seminara, morto per cause naturali nel 2011, a 75 anni.
I beni confiscati sono 34 uliveti, 5 fabbricati, un frantoio, una ditta individuale e 58 mila euro in titoli, frutto di aiuti comunitari. A proporre la confisca al Tribunale era stata la Dda di Reggio Calabria.
Le nuove disposizioni contenute nel Codice antimafia, prevedono la possibilità di applicare la misura di prevenzione patrimoniale nei confronti degli eredi legittimi del congiunto presunto appartenente alla criminalità organizzata entro il termine di cinque anni dal decesso. La confisca dei beni di Gioffrè è arrivata dopo che le indagini hanno accertato un’evidente sperequazione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio effettivamente posseduto.