È stato proclamato per martedì 7 novembre lo sciopero dei lavoratori del Consorzio Intercomunale Acquedotto “Vina”, indetto dalla FP CGIL Reggio Calabria. La mobilitazione nasce da una criticità ormai insostenibile: la mancata corresponsione degli stipendi ai dipendenti da oltre tre mesi.
La protesta arriva in un momento delicato per il territorio, reduce da un’estate segnata da gravi disservizi idrici: guasti, perdite, chiusure anticipate e rubinetti a secco hanno messo a dura prova la cittadinanza. In questo contesto, gli operai del Consorzio hanno continuato a lavorare con dedizione, spesso anche in orario notturno, per garantire un servizio essenziale.
Sulla vicenda interviene il Movimento Politico Culturale AGIRE, che ha espresso piena solidarietà ai lavoratori e ha criticato l’assenza di risposte da parte delle istituzioni. “Gli operai dell’acquedotto Vina non percepiscono stipendio da oltre tre mesi. Come Movimento abbiamo più volte chiesto pubblicamente chiarimenti al Presidente del Consorzio e al Sindaco di Palmi”, si legge nella nota diffusa dal movimento.
AGIRE sottolinea come la proclamazione dello sciopero sia una conseguenza inevitabile di una gestione che ha lasciato senza risposte chi garantisce quotidianamente un servizio vitale per la comunità. “Meritano spiegazioni e soprattutto rispetto”, conclude il comunicato, ribadendo il sostegno incondizionato agli operai da parte di tutto il movimento.
Lo sciopero del 7 novembre sarà accompagnato dal rispetto dei servizi minimi essenziali, come previsto dalla normativa vigente. Intanto, cresce l’attesa per una presa di posizione concreta da parte delle istituzioni locali e consortili, chiamate a rispondere non solo alle rivendicazioni sindacali, ma anche al crescente malcontento della cittadinanza.



