Si vocifera molto più insistentemente l’incorporazione dell’ospedale spoke di Polistena al
GOM (Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria). In questa operazione, a
quanto pare già stabilità a tavolino, rientrerebbe anche l’ospedale di Locri che dal 2026
perderebbe il ruolo di spoke per diventare, insieme a Polistena, satelliti del GOM.
Si tratterebbe di mettere la parola fine all’ASP provinciale che manterrebbe solo il controllo
su ambulatori e funzioni distrettuali, ospedali territoriali esistenti e di comunità. Siamo
contrari a tale riorganizzazione perché motivata come al solito dal ritornello secondo cui,
accentrando i poteri, si eliminino gli sprechi e si gestiscano meglio ruoli e compiti. Niente di
più falso. L’esperienza ci rende testimonianza di tutto il contrario, ovvero che maggiore é la
distanza con le strutture operative peggiore é la capacità di relazionarsi con medici,
infermieri e reparti degli ospedali che si stanno svuotando irreversibilmente. Bisogna
smetterla di tagliare su sanità pubblica e diritti costituzionalmente garantiti come il diritto
alla salute anteponendo giustificazioni risibili legati a conti e bilanci, peraltro mai quadrati.
L’ospedale di Polistena da tempo non riesce a superare la cronica carenza di anestesisti,
ma anche di personale paramedico, tecnici, infermieri, oss in ogni reparto. Il che rende il
personale, afflitto e demotivato. È da mesi che l’ospedale di Polistena ad esempio attende
la conclusione dei lavori delle sale operatorie che procedono a spizzichi e bocconi. Iniziati
lo scorso anno ma ancora lentamente in corso, stanno obbligando i medici ad operare in
spazi ristretti, a bloccare i ricoveri ordinari, a trattare cioè solo le emergenze – urgenze
rinviando a data da destinarsi tutti gli interventi operatori programmati. Alla fine gli utenti
sono praticamente costretti a rivolgersi alle strutture private o anche fuori regione.
Polistena era nei primi posti della graduatoria regionale per interventi chirurgici e
ortopedici. Gli stessi, nell’ultimo anno, rischiano di subire una drastica “dimezzata”.
Avevamo proposto in passato al Presidente Occhiuto di costituire un’azienda autonoma
POLISTENA-LOCRI con gli attuali ospedali spoke che avrebbero potuto collaborare verso
la costituzione di un mini-hub complementare, ovvero con la possibilità di gestire meglio e
crescere simultaneamente con servizi, reparti e nuove specialità. Constatiamo che non
solo la nostra idea non é stata considerata ma giungere a proporre ora l’accorpamento
funzionale all’azienda GOM significherebbe ancora una volta spostare risorse, prospettive
e servizi verso Reggio città e non viceversa.
Se il nuovo governo regionale é partito con questi pessimi auspici per la sanità territoriale
e l’ospedale di Polistena possiamo dire senza indugio che lo ha fatto con il piede
sbagliato. Della questione a breve chiederemo conto al Presidente Occhiuto ed ai vertici
aziendali, coinvolgendo anche il Civico consesso per una valutazione ad ampio raggio
sullo stato di salute dell’ospedale e della sanità nella Piana, ben consapevoli che
l’ospedale di Polistena rappresenta un tassello indispensabile per il territorio e come tale
va difeso e potenziato con l’arrivo di nuovo personale e nuovi investimenti.
Sanità, ipotesi accorpamento di Polistena e Locri al GOM il NO di Tripodi
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