In una nota la minoranza consiliare del comune di Rosarno ha espresso rammarico per la mancata partecipazione del Sindaco e della sua giunta alla manifestazione regionale a Catanzaro per una sanità migliore. Il gruppo Polaris ritiene che sia importante ampliare la riflessione, ponendo l’attenzione sulla condizione e sull’efficienza delle strutture sanitarie presenti a Rosarno.
Di recente, a Gioia Tauro, si è tenuto un incontro tra la rappresentanza dell’associazione Città degli Ulivi e la Commissaria dell’ASP, dottoressa De Furia. La sindaca di Gioia Tauro ha comunicato con soddisfazione la decisione di potenziare l’ospedale locale. Il Sindaco di Polistena, invece, ha espresso critiche nei confronti dell’associazione Città degli Ulivi, che ha promosso l’incontro, e della dottoressa De Furia, lamentando la modalità riservata dell’incontro.
Per quanto riguarda Rosarno, non è chiaro se l’Amministrazione abbia preso parte a tali discussioni né quali decisioni siano state adottate riguardo al suo presidio sanitario. Da tempo sollecitiamo il Sindaco affinché definisca, con l’ASP, un protocollo di tutela per la struttura ospedaliera, che attualmente si trova in condizioni critiche. La mancanza di interventi adeguati ha portato a uno stato di degrado e a una vulnerabilità della struttura, con episodi di accessi non autorizzati.
Le nostre richieste, finora, non hanno ottenuto risposte concrete. Riteniamo importante un dialogo costruttivo con le istituzioni sanitarie affinché venga garantita la funzionalità dell’ospedale di Rosarno, che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comunità.
Un altro tema rilevante è la ristrutturazione della struttura ex Inam, che è stata presentata come la futura Casa di Comunità, secondo il modello previsto dalla legge 234 del 2021. Tuttavia, non è stata data ampia trasparenza sul progetto e sulle autorizzazioni comunali. Rimangono alcune questioni aperte: verrà garantito il servizio di medicina generale h24? Il servizio infermieristico sarà operativo per almeno 12 ore al giorno? La comunità sarà adeguatamente coinvolta? Saranno disponibili strumenti diagnostici essenziali?
Secondo la normativa vigente, questi elementi sono imprescindibili per una Casa di Comunità. Qualora la ristrutturazione non rispondesse ai requisiti richiesti, valuteremo la possibilità di coinvolgere le istituzioni europee, dato il finanziamento del progetto con i fondi del PNRR.
Nel frattempo, i cittadini hanno assistito a iniziative di monitoraggio del personale della guardia medica che sembrano essere state condotte senza il coinvolgimento delle autorità competenti. Sarebbe opportuno chiarire la natura e le modalità di tali verifiche.
Attendiamo risposte chiare da parte dell’Amministrazione.