30 agosto 2013: due giovani consiglieri comunali di Palmi, uno di maggioranza e l’altro di opposizione, convocavano una conferenza stampa congiunta per ribadire la necessità di incalzare la politica regionale, sollecitando interventi atti a dare una accelerata all’iter di realizzazione dell’ospedale della Piana, respingendo sterili attacchi provenienti da un comitato locale, che gettava ombre sulla correttezza della procedura di appropriazione del terreno sul quale deve sorgere l’opera pubblica.
Erano Antonio Papalia, allora consigliere di maggioranza in quota Pdl, e Giuseppe Ranuccio, che nel 2013 militava nel Pd e che di lì a qualche anno sarebbe diventato sindaco di Palmi, eletto in una lista civica. Oggi, a distanza di 9 anni, Papalia e Ranuccio non sono più antagonisti politici: l’ex consigliere di maggioranza ha deciso di sostenere la candidatura a sindaco di Giuseppe Ranuccio, alle elezioni del prossimo 12 giugno.
Le critiche di quei caldi giorni d’estate giungevano dai sostenitori e fondatori del comitato “Pro ospedale unico della Piana”, Renato Bellofiore e Jacopo Rizzo, ex amministratori di Gioia Tauro, e Giacomo Saccomanno, già primo cittadino di Rosarno, oggi commissario calabrese della Lega.
I i tre promotori del comitato civico denunciavano l’assenza di un documento che dimostrasse il mutamento del regime proprietario dei terreni su cui sorgerà l’ospedale della Piana, dal patronato Regina Elena di Palmi alla Provincia di Reggio Calabria, oggi Città Metropolitana.
Oggi, però, qualcosa è cambiato; è di sei giorni fa la nota stampa diramata da Giacomo Saccomanno, in cui il commissario regionale della Lega afferma apertamente che «i cittadini meritano di conoscere le ragioni del ritardo nella costruzione dell’ospedale della Piana», invitando il presidente Occhiuto e la giunta tutta a d accorciare i tempi dell’iter.
Eppure non l’ha sempre pensata così, Saccomanno, che per anni ha messo in discussione la procedura di assegnazione dei terreni alla provincia, ha presentato esposti alla magistratura (a proposito, se ne conosce l’esito?), ha gettato ombre sull’iter che ha condotto alla scelta di Palmi anziché di Cannavà di Rizziconi, inizialmente indicato quale luogo ideale per la realizzazione dell’opera pubblica.
Adesso la priorità di Saccomanno diventa l’Ospedale della Piana, diventa la Calabria che «non può più attendere i tempi dell’inettitudine e del temporeggiare, molto probabilmente, per evidenti incapacità», e sollecita Occhiuto, presidente della regione eletto da una coalizione di partiti di centro destra, Lega compresa, ad intervenire «con la determinazione che lo contraddistingue e che sta portando a galla un sistema distrutto dai precedenti commissariamenti del tutto deleteri e fallimentari».