Reddito di cittadinanza: l’Arma calabrese recupera 2,5 milioni di euro in tre anni

0
642

 

Nei tre anni di vigenza della misura a sostegno delle famiglie in difficoltà denominata “reddito di cittadinanza” è di oltre 500 persone denunciate e di 2,5 milioni di euro recuperati il bilancio dei controlli dell’Arma calabrese sulla regolarità delle istanze presentate dai percettori dello speciale contributo.

Particolarmente diffuso è stato, infatti, l’aggiramento dei requisiti necessari alla fruizione di tale servizio. Un caso particolare è stato rappresentato dal reddito di cittadinanza percepito dai cittadini stranieri ospitati presso la Tendopoli di San Ferdinando, la cui irregolarità ha riguardato principalmente la carenza del requisito della residenza effettiva in Italia da almeno dieci anni, di cui due in maniera continuativa. Dalle indagini è emerso come circa la metà dei migranti domiciliati nella tendopoli avesse presentato domanda per la speciale elargizione.

Più in generale, l’aggiramento dei requisiti si è concretizzato nelle modalità più disparate: dalla simulazione di gravidanza, all’attestazione di residenza presso ruderi inesistenti o addirittura dell’esistenza di una famiglia fittizia, fino a giungere al tentativo di alcuni esponenti della criminalità organizzata di lucrare sulle risorse previste dal Governo in tema di incentivazione dell’occupazione. 

Per contrastare efficacemente il fenomeno, i Carabinieri hanno attivato un processo di analisi documentale sulle istanze presentate, integrate dai necessari riscontri sul territorio, concentrando i loro sforzi sulle aree più degradate.