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Puerto liberado: arrestati Gentile e Siviglia

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GIOIA TAURO – Il 26enne Davide Gentile di Gioia Tauro e il 42enne Francesco Siviglia di Rosarno sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Gioia Tauro. Sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità.

Siviglia e Gentile sono stati già condannati in primo grado nell’ambito dell’inchiesta Puerto Liberado, l’operazione che aveva portato all’individuazione di un gruppo criminale che importava droga dal sud america attraverso il porto di Gioia Tauro.

Il gruppo poteva contare su una squadra di dipendenti portuali che si occupava di recuperare la droga all’interno dei container provenienti principalmente da Cristobal e Balboa.

Le indagini successive hanno fatto emergere nuovi elementi contro Siviglia e Gentile. Secondo gli inquirenti, alla luce delle conversazioni intercettate, delle immagini e dei documenti analizzati, Siviglia e Gentile si sarebbero occupati in maniera sistematica del recupero e del trasferimento della droga dall’interno all’esterno dell’area portuale.

Nello specifico Siviglia, titolare di una ditta di trasporti su gomma, avrebbe messo a disposizione l’autorimessa per lo stoccaggio e lo smistamento della cocaina.

Sulla base di questi nuovi elementi il Gip del tribunale di Reggio ha emesso l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare nei confronti di Francesco Siviglia e Davide Gentile. Tutti e due sono sono stati portati all’interno del carcere di Arghillà a Reggio Calabria.

Pochi giorni fa al termine del processo con il rito abbreviato dell’inchiesta Puerto liberado sono stati condannati: Alfonso e Giuseppe Brandimarte a 20 anni di carcere, Antonio Calabrò a 16 anni, Vinicio Cambrea a 14 anni, Antonio Campanella a 14 anni, Vincenzo Caratozzolo a 12 anni, Vincenzo Crisafi a 16 anni, Rocco Gagliostro a 10 anni, Giuseppe Galluccio a 10 anni, Davide Gentile a 10 anni, Mario Ietto a 12 anni, Francesco Nirta a 6 anni , Gianpietro Sgambetterra a 8 anni, Francesco Siviglia a 12 anni, Antonio Giovanni Staiti a 10 anni e Vincenzo Trimarchi a 4 anni.

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