Il taglio del nastro della nuova sede del circolo del PD a Polistena

«È un momento importante per Polistena e un momento di condivisione per un partito che attraversa una fase delicata come quella congressuale. Ma è anche un regalo per chi non si riconosce in questa Amministrazione comunale: abbiamo atteso un po’ prima di aprire, ma stiamo riportando il partito dove merita». Parole di ringraziamento e stimolo quelle del segretario PD Marco Policaro che, inaugurando la nuova sezione dei democratici, hanno voluto tracciare ufficialmente la strada per riaffermare la presenza di una forza politica «che rappresenta realmente i bisogni delle persone» ma anche una valida alternativa politica a livello cittadino. Un varo sobrio ma fortemente voluto alla presenza del direttivo, tanti cittadini, sindaci d’area, vari rappresentanti di altre forze politiche locali, tesserati vecchi e nuovi (da evidenziare la presenza dell’ex sindaco e piddino di lungo corso Giovanni Laruffa) dello stato maggiore regionale e provinciale del partito a rinvigorire vecchi fasti e a rilanciare un’azione sul territorio nelle more di un congresso che, inevitabilmente, si declina per correnti in un rapporto di forza a quattro che si risolverà il prossimo 26 febbraio. «L’apertura di un circolo ora è un dato in controtendenza e questo, in particolare, ha valenza profonda – ha spiegato Tania Bruzzese, presidente dell’Assemblea metropolitana del PD – a dimostrazione della tenacia e dell’orgoglio che ci avete messo» supportata da Francesco Cosentino, sindaco di Cittanova, che parlando di «gesto di democrazia e partecipazione che riprende il segnale di rinnovamento a livello regionale di cui c’è estremamente bisogno» ha sollecitato poi Policaro a tenere conto «di tutte le ricchezze (leggasi, voci e persone, nda) che ci sono in questo territorio» per alimentare uno spirito costruttivo perché, ha concluso, richiamando all’unità «c’è bisogno di tutti per essere più forti». Di «buona notizia non solo per il PD ma per tutto il territorio» ha gioito il senatore e coordinatore regionale del partito Nicola Irto, che affiancato da Seby Romeo, componente la Direzione nazionale, ha sottolineato come «il miglior congresso lo stiamo facendo qui, ora, aprendo una nuova casa e rimettendo in cammino un partito atrofizzato dai vari commissariamenti». Irto ha, quindi, voluto evidenziare l’attenzione di tutti i candidati alla segreteria nazionale verso la Calabria, non più colonia di voti, utile a «ricostruire un rapporto sano con la società ed una vera opposizione al governo regionale e nazionale». Dopo qualche stoccata al governatore Roberto Occhiuto in tema di sanità «sulla quale si decide di non decidere» è ritornato a caricare i suoi incalzandoli ad occuparsi «di tutti i problemi della società calabrese» per contrastare una destra che, con l’avvio dell’iter sull’autonomia differenziata, ribattezzato “Spacca Italia”, «vuole dividerla» dimenticandosi del sud con «un approccio fascista» collocando i democratici come unico «argine alla deriva se sapremo costruire sul territorio».