Da sinistra: Gianfranco Scaramozzino, Francesco Pisano, Rosaria Tropepe e Giancarlo Cannata

Una tre giorni all’insegna dei dibattiti su temi di respiro locale affrontati in piazza, senza la barriera del palco, conclusasi con una conferenza stampa “ibrida” e aperta alle domande di giornalisti e cittadini ha caratterizzato la prima edizione di Polistena Futura in festa 2023 voluta per mantenere un dialogo costante con i cittadini «e rappresentare le nostre posizioni ed il nostro modo di fare politica» ha esordito Gianfranco Scaramozzino, presidente dell’associazione politico culturale della formazione di minoranza. Non poteva mancare, da parte del capogruppo Francesco Pisano, il richiamo alla vicenda giudiziaria relativa alla denuncia per stalking politico promossa dal sindaco Michele Tripodi che, sebbene archiviata, ha prodotto strascichi e tensioni puntualmente stampate nella maglietta che i relatori hanno pensato bene di indossare, a mo’ di slogan, nella serata finale e condensate nella scritta “Fare opposizione non è stalking”. «Essere portati dinanzi ad un giudice per aver fatto politica è un fatto grave, anche se noi guardiamo avanti» ha puntualizzato Pisano, capogruppo della formazione, confermando la costante apertura al dialogo puntualmente rifiutata dalla maggioranza e l’importanza dell’ascolto quale «vera necessità della gente». Di «fase politica triste a Polistena dove vigeva il pensiero unico» ha parlato il consigliere Giancarlo Cannata che, evidenziando il grande lavoro portato avanti da due anni, ha spiegato le difficoltà di fare politica in città per il clima creato ad hoc e per le continue denigrazioni e offese «sul piano personale, perché su quello politico non sanno rispondere» mentre la consigliera Rosaria Tropepe ha chiarito che PF «è una forza politica giovane che guarda alle urgenze del paese e intende valorizzare i talenti di questa terra» producendo «atti di illuminato egoismo». Il modello di città che PF intende proporre ai cittadini è quella, per Tropepe, del diritto e non del favore, della discussione delle problematiche e dell’ascolto «e dove funzionino servizi e si migliora la qualità della vita dei cittadini», secondo Pisano, dove ci sia una visione collegiale che rifugga la prospettiva «dell’uomo solo al comando per ripristinare la normalità che manca a Polistena ancora commissariata dalla maggioranza» ha sottolineato Cannata. Insoddisfazione mista ad irritazione sul lavoro prodotto per l’impiego dei fondi del PNRR e più in generale sui pochi bandi vinti dall’Amministrazione comunale visti come fumo negli occhi dei cittadini mentre sul rapporto, a volte contrastato, con taluni dirigenti e figure apicali in organico all’ente comunale Pisano è stato tranchant «bisogna rispettare le regole: chi lo fa non deve temere la nostra azione amministrativa». Cannata è tornato sulla opportunità di trasmettere le dirette dei Consigli comunali riferendo delle continue e necessarie segnalazioni alla Prefettura per l’impossibilità di trattare le mozioni e le interrogazioni proposte «perché ancora oggi non ci viene riconosciuto il nostro ruolo di opposizione» e sulla questione formulazione delle mozioni la consigliera Tropepe ha sottolineato le non risposte ricevute più per un certo ostruzionismo che per la reale capacità di comprendere il formulato. Un’Amministrazione, per Pisano, che realizza «sì, atti tutti sbagliati per un modo di amministrare balordo che, andando in direzione diversa, ignora i veri bisogni dei cittadini» che si riflettono, anche, nella carenza di strutture sportive «tutte chiuse, dove lo fanno lo sport i cittadini?» si è interrogato Cannata che ha poi ripreso la domanda sul PSC realizzato, senza condivisione, dopo 12 anni dalla sua annunciazione da tecnici estranei al contesto polistenese sebbene «con 6,2 milioni di avanzo di cassa si potrebbe fare sviluppo sostenibile per la città» mentre è evidente che «manca la volontà politica per dialogare se non si vuole renderlo solo un sogno». Delle 68 denunce sbandierate da Tripodi solo 4 sono stati gli esposti importanti, ha ripreso Pisano – che hanno prodotto risultati «perché è stato ripulito Vacale dall’eternit» – mentre per il resto si è trattato di segnalazioni e ammonimenti seppure «siamo coscienti che questa non è politica ma a tanto siamo stati costretti» atteso che «sulle nostre mozioni e interrogazioni non ci sono date risposte e perché la salute dei cittadini viene prima di tutto». La denuncia per stalking alla stregua di una medaglia sul petto perché «vuol dire che qualcosa stiamo facendo» ha proseguito il capogruppo che ha affrontato positivamente la questione sinergie politiche per le future consultazioni comunali aprendo al dialogo e tendendo la mano al fresco invito del segretario del Partito Democratico Marco Policaro chiarendo di valutare le proposte che ci saranno essendo «pronti al dialogo con persone di buona volontà». Infine, alla domanda sulla conurbazione, Cannata ha risposto che «se governeremo noi Polistena certamente dialogheremo con i paesi vicini per promuovere uno sviluppo condiviso perché l’unione fa la forza».