Il gruppo consiliare di minoranza di Polistena Futura

«Purtroppo, il ricorso alla denuncia (in Prefettura od alla magistratura, ndr) è solo l’ultimo mezzo che siamo costretti ad utilizzare contro una maggioranza autoritaria che non rispetta le regole e i diritti della minoranza e, nostro mal grado, continueremo su questa linea. Questo è stato solo l’anno di rodaggio, i prossimi saranno pure peggio se non ci saranno cambiamenti di atteggiamento da parte della maggioranza». Nella conferenza illustrativa del primo anno di consiliatura il gruppo di minoranza di Polistena Futura guidato da Francesco Pisano non intende abbassare la guardia politica e abdicare al ruolo di vigilanza e proposta «che oltre 2000 cittadini ci hanno attribuito». Esaminando i contenuti prodotti dall’amministrazione Tripodi, giudicati estremamente negativi, i consiglieri di opposizione non hanno trovato riscontri fattuali al programma di Rialzati Polistena, specie per quanto ai primi 180 giorni di amministrazione. Mancanza di spazi, agibilità e maturità politica sono state le contestazioni più urticanti rivolte all’indirizzo della maggioranza che hanno fatto il paio con «un comportamento ostruzionistico ed intollerante» ad ogni mozione, proposta ed interrogazione presentata che non ha trovato accoglimento alcuno, per via di posizioni preconcette, dai banchi della governance cittadina. «Noi invece – ha proseguito Pisano – ci siamo, talvolta, ritrovati a votare con la maggioranza, quando abbiamo ritenuto valide le loro proposte» e quando ritenute favorevoli ai cittadini. “Dialogo impossibile” e “comunicazione istituzionale insoddisfacente” hanno arricchito il cahier de doleance di Polistena Futura che ha altresì parlato di amministrazione «che vive alla giornata, senza alcuna programmazione». Il consigliere Francesco Ientile ha poi puntato il dito contro la Commisione edilizia, nella quale siederà anche il sindaco, reintrodotta, a suo avviso, in maniera controversa e forzosa rispetto alla legislazione prevalente, «solo per avere un controllo politico sull’edilizia a Polistena» cosa che «rallenterà, e non poco, il lavoro dell’ufficio tecnico già sotto organico» per via dei pareri che dovrà rilasciare ai sensi del REU. Di «amministrazione fortemente ideologizzata e poco attenta all’aspetto amministrativo» ha parlato il consigliere Giancarlo Cannata che – oltre a sottolineare l’arroccamento, ad oltranza, di tutte le deleghe più importanti nelle mani del sindaco – ha tristemente evidenziato il ruolo «di una Giunta silente, dove l’unico a cui è permesso dialogare in consiglio è il sindaco» rilevando che «a Polistena manca semplicemente la normalità» gestionale dopo che in «11 anni di amministrazione ininterrotta della stessa persona è stata distrutta la pianta organica». E poi ancora, «dove sono i famosi 5 milioni di euro? Perché, se ci sono, o non si hanno idee per poterli utilizzare o sono “nascosti” nei meandri di bilancio…» ha sbottato Cannata, preannunciando, infine, la “mazzata” di fine anno col saldo dell’Imu. Pisano, passando la parola alla consigliera Rosaria Tropepe, ha anche ricordato che «ad oggi sono state costituite solo 2 commissioni consiliari su 4 e, per giunta, mai convocate» parlando di «mera costituzione di facciata».  Di «mancanza di prospettive e dialogo» ha riferito, quindi, Tropepe che ha ricordato che «le nostre mozioni e proposte sono state sempre fatte pro e non contro ed averle bocciate non significa una sconfitta per noi ma per i cittadini» verso cui «c’è una narrativa distorta dell’azione politica» per «mancanza di progettazione e visione politica di una maggioranza che non ha neanche rispetto per il popolo tanto decantato». Rimostranze tutte imperniate sul «mancato riconoscimento del nostro legittimo ruolo di opposizione sempre e comunque disposta al dialogo» è stata, quindi, la chiosa finale.