GIOIA TAURO – E’ durata poco più di un’ora la prima assemblea di Piana Ambiente dell’era Mallamaci, che si è svolta ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Gioia Tauro.
Il nuovo presidente (guarda l’intervista) ha ipotizzato la possibilità che la società diventi totalmente pubblica per trasformarsi in una multiutility in grado di erogare numerosi servizi e non solo quelli inerenti alla raccolta dei rifiuti. Mallamaci ha comunque lasciato uno spiraglio anche alla parte privata «Se le pretese saranno normali – ha detto – potremmo procedere senza cambiare».
I punti di forza del nuovo corso, secondo quanto annunciato, saranno la qualità dei servizi erogati, il rapporto costante e diretto con i sindaci e l’avvio della raccolta differenziata porta a porta.
Al centro del dibattito dell’assemblea, anche la posizione di Viviana Fedele e Giovanni Mastruzzo, i due membri del Cda, espressione della parte pubblica della società, rimasti in carica dopo le dimissioni del presidente Cosentino. Secondo alcuni sindaci sarebbe opportuno che anche loro si facciano da parte per azzerare totalmente il cda. «Se mi viene chiesto – ha detto Viviana Fedele – lascio il campo. Ho dimostrato la mia professionalità e sono pronta a farlo ancora». Alla fine i primi cittadini presenti hanno deciso di incontrarsi per prendere una decisione comune sulla questione e comunicarla successivamente ai due interessati.
Nel corso dell’assemblea Mallamaci ha inoltre annunciato la decisione di eliminare le indennità per i membri del cda in favore di un gettone di presenza.
Il nuovo presidente ha in programma un incontro con i sindacati per parlare della difficile situazione economica della società e per illustrare le misure che intende adottare per risanarla ed evitare i consueti ritardi nel pagamento degli stipendi.
Lucio Rodinò