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Pedà sul Porto: «Mct dia risposte concrete»

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Riceviamo e pubblichiamo:

Giuseppe Pedà

Il recente aumento dei volumi di traffico movimentati all’interno del Porto di Gioia Tauro è un dato incoraggiante che fa finalmente ben sperare, dopo il periodo nero culminato con la messa in cassa integrazione di molti dipendenti.A Fronte dei dati positivi è deludente l’atteggiamento dell’azienda terminalista, che da mesi si è chiusa nel silenzio più totale. I vertici di Mct hanno il dovere di aprirsi al territorio e di informarlo su tutto ciò che è in programma per rilanciare concretamente l’hub gioiese. Non è più tempo di tatticismi e trattative al ribasso, ora è arrivato il momento di dare risposte concrete.

E’ doveroso quindi per Mct avviare al più presto tutte le procedure necessarie per incontrare le parti sociali, in modo da aumentare nuovamente i livelli occupazionali e poter richiamare al lavoro il maggior numero di persone possibile, a luglio, quando scadrà l’accordo sulla cassa integrazione.

Il momento peggiore nell’estate del 2011 è stato superato grazie ai sacrifici dei lavoratori e al grande lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali che in maniera lungimirante hanno scelto di non arroccarsi su posizioni rigide e controproducenti ma di mediare pur di centrare il risultato del rilancio dell’attività.

I dipendenti hanno confermato la loro professionalità. Si sono adeguati alle regole imposte dall’accordo di luglio e hanno smaltito, rispondendo a tante chiamate dell’ultim’ora, tutti i carichi di lavoro. Con il loro comportamento hanno dimostrato l’infondatezza delle argomentazioni di chi, scioccamente, addebitava la crisi del porto alla loro poca serietà.

Sono convinto che il miglioramento della situazione portuale sia la dimostrazione lampante dell’efficacia della buona politica. Lo scorso anno, all’indomani dall’abbandono di Maersk, il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti decise di incontrare il proprietario di Msc Gianluigi Aponte per convincerlo a puntare con maggiore forza sull’infrastruttura calabrese.

La strategia è risultata vincente perchè sono stati i nuovi servizi attivati dal colosso italo svizzero a rilanciare il volume di container movimentati all’interno del porto.

E’ necessario che ora il percorso intrapreso venga sostenuto da altre iniziative che possano azzerare gli esuberi, nel breve periodo e in prospettiva, creare nuova occupazione. A metterle in campo deve essere Mct. E’ il suo turno, non può più tirarsi indietro.

Il Coordinatore vicario
del Pdl della Provincia di Reggio Calabria
Dott. Giuseppe Pedà

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