La Giunta Regionale della Calabria ha approvato la modifica del piano di gestione dei rifiuti: in sostanza la Regione ha disposto il raddoppio dell’inceneritore di Gioia Tauro e dato il via libera alla discarica di Melicuccà. Si tratta dell’ennesimo schiaffo al territorio della Piana, che – negli stessi giorni in cui gli ospedali vengono chiusi – è individuata dalla Regione come il posto giusto per scaricare e bruciare i rifiuti.
Raddoppiare l’impianto di Gioia Tauro, nell’epoca degli incentivi alla differenziata e della trasformazione dei rifiuti, non é una soluzione percorribile. Esprimiamo sdegno e stigmatizziamo una decisione sorda all’urlo di protesta popolare che in questi mesi ha riecheggiato a Palmi e non solo.
Quanto alla discarica di Melicuccà, come abbiamo già fatto in passato, anche questa volta diciamo con forza no, convinti che in attesa degli studi scientifici tutt’ora in corso, sia inconcepibile rischiare la contaminazione della sorgente Vina che porta l’acqua pubblica a decine di migliaia di cittadini.
Facciamo dunque appello ai rappresentanti regionali di questi territori, affinché si adoperino per una immediata revoca della delibera.
Inoltre, si vorrebbe sin da subito utilizzare il sito di Melicuccà per lo stoccaggio temporaneo delle ecoballe. Riteniamo che non vi siano buone ragioni per attuare questa ipotesi e che sino a quando Arpacal non avrà terminato i propri studi, la ex discarica della Zingara vada solo ed esclusivamente bonificata.
Noi faremo comunque la nostra parte e ci opporremo con ogni mezzo utile a scelte che rischiano di produrre effetti nefasti sulla vita quotidiana degli abitanti della Piana, sia nel breve, sia nel medio, sia nel lungo periodo.
La salute dei cittadini prima di tutto.