«Come centrosinistra, abbiamo avviato la “fabbrica del Programma”, un campagna di ascolto delle idee per la città di Palmi».
Si muove il Partito democratico. Riprende a muoversi dopo anni di sostanziale immobilismo, dopo l’assemblea pubblica di sabato scorso. Incontro nel quale il segretario Mimmo Solano ha dettato la linea che il partito seguirà nei prossimi mesi, in vista delle elezioni comunali di maggio prossimo.
Si muove forse con un po’ di ritardo rispetto alla costruzione di un’alleanza che dovrebbe affrontare il centrodestra, orfano della candidatura del sindaco in carica Giovanni. Barone.
Il primo passo, dopo la costituzione della commissione che dovrebbe cercare alleanze, è la nascita della “fabbrica del programma”.
La notizia, come ormai spesso accade, è stata comunicata dal segretario democrat su un social network. «Contiamo – scrive Solano nel suo post – di incontrare tutte le associazioni cittadine, il mondo delle professioni e quello del lavoro. L’obiettivo è quello di uscire dalla politica tradizionale per dare vero protagonismo ai cittadini».
Una mossa che era stata già annunciata alla fine dell’assemblea di sabato. Un tentativo per uscire dall’angolo nel quale il Pd si è ficcato con le su mani.
L’incontro dello scorso fine settimana ha rilanciato l’immagine di un partito che non si sente in questo momento “in diritto” di proporre una candidatura al suo interno; che ha chiara l’idea dello scollamento con una grande parte della città, di interessi e istanze che non è riuscito a rappresentare negli ultimi 5 anni di amministrazione di centrodestra.
Paradigmatico dello stato del partito è stato il silenzio di Mimma Di Certo, papabile candidata all’inizio dell’assemblea, ma “cancellata” dagli interventi del segretario e di quegli iscritti che avrebbero dovuto conferirle la candidatura.
«Contiamo – aggiunge Solano – di raccogliere le proposte di tutti e sulla base di queste elaborare un programma di svolta, concreto e fattibile che poi presenteremo alla città nel corso di un convegno pubblico da tenersi a metà febbraio. Nel superiore interesse della collettività, chiediamo collaborazione e sostegno per la riuscita dell’iniziativa e siamo aperti a proposte e suggerimenti operativi».
I nomi che compongono la commissione sono quelli di Nino Parisi, Santo Surace e Mimmo Solano. Delle nuove generazioni, che avevano animato la prima parte della segreteria di Solano, neanche l’ombra.
In sala, sabato scorso, l’unico “reduce” della componente giovanile democrat era Dario Costantino. Per il resto, la platea era composta solo da “inossidabili” politici della prima Repubblica, ex amministratori accorsi al capezzale di un partito in carca di una nuova visione, di un nuovo percorso.
Un partito che, invece, avrebbe estremo bisogno di una nuova generazione che lo porti nel nuovo millennio.