PALMI – (26 agosto 2011) – Altri due nuovi casi urgenti per il centro iperbarico di Palmi e solo in una settimana.
Entrambi gli uomini, seppur in circostanze differenti, hanno avuto problemi legati alle immersioni in mare. Due subacquei dunque, che riemergendo dalle acque ioniche, hanno riportato dolori e sintomi che avrebbero potuto rivelarsi letali se non curati in tempo.
Nel primo caso un uomo di 56 anni non si è accorto di aver finito l’aria a disposizione e a stento è riuscito a riemergere, riportando la paralisi degli arti inferiori.
Immediato il trasferimento al centro di Palmi sabato scorso, dove l’uomo è stato sottoposto alla terapia d’attacco inizialmente necessaria e che ha garantito al paziente la possibilità di potersi rimettere in piedi, sebbene lo attenda un periodo di riabilitazione.
“E’ una fortuna che il centro fosse aperto. – ha spiegato Carmelo Catanzariti, primario dell’ospedale e responsabile del centro – Abbiamo effettuato dei lavori per i quali avremmo potuto chiudere ma non l’abbiamo fatto, e i due nuovi pazienti hanno potuto usufruire delle cure fondamentali senza doversi recare in Campania o in Sicilia, dove si trovano i centri più vicini. La distanza in questi casi potrebbe portare a delle conseguenze irreparabili”.
Il secondo caso riguarda invece un turista milanese che un’ora dopo l’immersione ha avvertito un forte dolore alla scapola sinistra. Rivoltosi per telefono ad un’assicurazione romana per i sub, l’uomo ha raggiunto nella notte di mercoledì il centro iperbarico di Palmi addirittura in taxi da Soverato.
Immediati i soccorsi e gli accertamenti e ora il paziente è ricoverato all’ospedale di Gioia Tauro in modo da riuscire a proseguire la terapia giornaliera al centro.
Due casi fortunatamente finiti bene dunque e che sottolineano ancora una volta la notevole rilevanza che il centro iperbarico di Palmi dimostra costantemente.
Eva Saltalamacchia