Palmi, alla Casa della Cultura l’Ecuba di Nicola Manfroce

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Secondo appuntamento per il ciclo MusicArte & Cultura, la rassegna di incontri, giornate di studio ed eventi che sabato 6 novembre, alle ore 18:00 presso la Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi, vedrà protagonista la proiezione del filmato di “Ecuba”, la rappresentazione dell’opera di Nicola Antonio Manfroce andata in scena nel 2019 durante il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca.

L’evento è organizzato nell’ambito della rassegna “Synergia 46”, promossa dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce di Palmi, giunta, come suggerisce il nome, alla 46°edizione.

La tragedia lirica in tre atti, con la musica di Manfroce e il libretto di Giovanni Schmidt – nell’edizione critica a cura di Domenico Giannetta (Edizioni del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”, 2017) – vede in scena il tenore statunitense Norman Reinhardt nelle vesti di Achille e il turco Mert Süngü in quelle di Priamo. Fra le protagoniste femminili, l’Ecuba di Lidia Fridman, giovane talento russo, e la Polissena di Roberta Mantegna, soprano di origini siciliane.

A dirigere l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari è il M° Sesto Quatrini, compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale, vincitore nel 2013 del primo premio dell’International Conducting Workshop and Competition in Georgia (USA). Regia, scene e costumi sono a cura di Pier Luigi Pizzi.

Nella tragedia, Ecuba è disperata per la morte del suo figlio prediletto, Ettore, e ne piange la scomparsa insieme alla figlia Polissena, che partecipa vivamente al dolore della madre. Priamo, intanto, consapevole che senza Ettore le difese di Troia non potranno reggere a lungo contro l’assalto dei greci, pensa a stringere un patto con i nemici: darà in sposa Polissena ad Achille, che si impegnerà a far ritornare in Grecia l’intera spedizione.

Ecuba è fortemente contraria a questo patto, perché annullerebbe il sacrificio fatto da Ettore. Anche Polissena in un primo momento è d’accordo con la madre, ma quando la ragazza incontra Achille si innamora del bel guerriero. Alla fine, prevale il volere di Priamo e si va verso le nozze. Mentre sta per iniziare la cerimonia nuziale, però, i greci approfittano dell’occasione e irrompono armati a Troia per conquistarla. Achille cerca di opporsi, ma viene trucidato dai Troiani infuriati, mentre i greci uccidono sia Polissena che Priamo. Resta sola e disperata Ecuba, ad urlare tutto il suo dolore mentre Troia brucia inesorabilmente.