
GIOIA TAURO Continua la battaglia del Comitato a favore dell’ospedale unico della Piana, per far emergere aspetti “misteriosi” sulla “forzata costruzione della struttura sui terreni della vicina Palmi”.
Dopo la mancata considerazione della famosa Conferenza dei sindaci del 2007, e la dubbia proprietà della Provincia dei terreni in questione, un nuovo aspetto è stato oggi approfondito dal Comitato nel corso di una conferenza tenutasi al comune gioiese.
Si tratta della normativa alla quale si fa riferimento alla Conferenza dei servizi per la rimozione del vincolo scolastico.
“Da una semplice lettura della normativa menzionata – si legge sul comunicato diramato- emerge con tutta chiarezza che queste leggi nulla hanno a che vedere con l’acquisto della proprietà di detti terreni, poiché attinenti a differenti argomenti trattati dal legislatore”.
“In particolare – continua la nota – la legge n.° 70/1975 relativa a “ Disposizioni sul riordinamento degli enti pubblici e del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici” non contiene alcuna disposizione attinente all’acquisto del titolo di proprietà dei terreni in questione da parte della Provincia di Reggio né risulta avere alcuna connessione con la materia oggetto della Conferenza dei servizi indetta”.
Stesso discorso vale per la legge n.° 112/2002, sulla “Cartolarizzazione”, “ovvero quella tecnica di finanziamento che consente di smobilizzare parte dei beni (non altrimenti utilizzabili in forme convenienti) a fronte dell’emissione di titoli negoziabili sul mercato”.
Due riferimenti normativi non inerenti la questione del vincolo insomma.
“Noi siamo solo a favore dell’ospedale unico, – ha detto Gianfranco Saccomanno – anziché dividerlo e continuare con una sanità che non funziona. Fatelo dove volete purché ci siano tutti i reparti e soprattutto che sia funzionale”.
“C’è una volontà trasversale di costruire l’ospedale su quei terreni che inquieta, – ha invece asserito il sindaco Renato Bellofiore – nonostante numerosissime irregolarità siano ormai evidenti”.
Avrà sicuramente seguito dunque la questione sanitaria. I componenti del comitato hanno inoltre preannunciato infatti che “si farà un ricorso al Tar non appena in possesso di tutta la documentazione necessaria”.
Eva Saltalamacchia


