«Qualità unita a continuità, con un pizzico di innovazione».
È così che il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, parla della Giunta presentata ieri sera a palazzo San Nicola, alla presenza di tanti cittadini che, ancora una volta, gli hanno dimostrato vicinanza e affetto.
«Se siamo qui è grazie ai quasi 7mila cittadini che hanno scelto me come sindaco, confermando fiducia nell’operato dei cinque anni passati – ha detto Ranuccio – Registriamo con piacere il vostro affetto e la vostra stima e sentiamo il peso della responsabilità che questo plebiscito richiede, ma lo facciamo carichi di stimoli per proseguire il nostro lavoro. La parola d’ordine deve essere continuità».
La continuità è infatti palese nella scelta del sindaco di formare l’esecutivo affidandosi a chi, negli anni scorsi, ha lavorato già con lui, sebbene con ruoli diversi; Giuseppe Magazzù e Denise Iacovo entrano in Giunta dopo 5 anni tra i banchi della maggioranza, così come Salvatore Celi che “scende” dallo scranno più alto del Consiglio (ha ricoperto il ruolo di presidente dell’assise durante il primo mandato di Ranuccio) per sedere nell’esecutivo insieme ad Alessandro Riotto – unica riconferma – e alla novità rappresentata dal vicesindaco Solidea Schipilliti, prima tra gli eletti.
«Subito dopo l’esito dell’urna ho iniziato a ragionare e confrontarmi con persone a me vicine, per proporre una schiera di assessori realmente qualificati – ha spiegato il sindaco in conferenza stampa – Non ho preso calcolatrici né fatto operazioni numeriche, ma mi sono sforzato affinché la Giunta avesse due caratteristiche: qualità e competenza tecnica. E credo di esserci riuscito. Non avevo cambiali da pagare, non dovevo accontentare questo o quel partito; ho avuto le mani libere e mi sono mosso senza difficoltà. Il mio grazie va a tutti coloro che nei 5 anni precedenti hanno fatto tanto e bene per questa città; adesso è il momento di raccogliere i frutti ed alzare l’asticella, puntando a quel salto di qualità che Palmi merita».
Il sindaco ha più volte ribadito che Giunta e Consiglio dovranno viaggiare l’una accanto all’altro, motivo per il quale ha voluto evidenziare come ogni sforzo sarà quello non del singolo, ma dall’intera squadra.
«Una sola persona non può portarsi dietro il peso delle responsabilità che il ruolo di assessore richiede – ha aggiunto Ranuccio – per questo a breve assegnerò deleghe specifiche a ciascun consigliere, formerò uno staff che lavorerà con me e creerò commissioni apposite per supportare gli assessori. Solo così, solo insieme, si potranno raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati».
Nel corso della conferenza stampa è stato anche annunciato il nome del consigliere designato quale futuro presidente del Consiglio comunale, Francesco Cardone, il quale ha tenuto a precisare che «l’elezione vera e propria avverrà nel corso del primo consiglio comunale, nella speranza di incassare anche i consensi dell’opposizione. Il mio è il ruolo di arbitro, un ruolo di garanzia che cercherò di onorare al meglio, cercando di infondere quello che è lo spirito che caratterizza la festa cittadina a cui sono più legato, quella della Varia, dove cinque corporazioni, diverse per colore ma uguali per obiettivi, spingono la macchina con forza, nella stessa direzione».