GIOIA TAURO – “Se entro il 15 aprile il comune non ci paga, l’azienda salta e farà saltare anche le 7-8 imprese del territorio che hanno lavorato con noi e che devono essere pagate”. A lanciare l’allarme è Filippo Migliore, il direttore di cantiere della Comel Srl, l’azienda di Cammarata in provincia di Agrigento, che sta portando avanti i lavori di costruzione del parcheggio interrato con piazza sopraelevata sul lungomare di Gioia Tauro.
“Per noi andare avanti è diventato impossibile – ha aggiunto Migliore – non riusciamo a far fronte agli impegni presi a causa dei mancati pagamenti da parte del comune di Gioia Tauro. Per legge avrebbero dovuto saldare entro sessanta giorni ma non l’hanno fatto”.
I lavori in questione fanno parte dei Progetti integrati di sviluppo urbano (Pisu) e seguono un iter burocratico particolare con specifiche rendicontazioni da cui sarebbero sorti i problemi ed i conseguenti ritardi nei pagamenti.
“In questi cinque mesi abbiamo portato avanti altri lavori per circa 36o mila euro – ha proseguito Migliore – ma ora non siamo più in grado di proseguire. La cosa grave è che non riusciamo neanche a interloquire con i commissari per provare a capire meglio la natura del problema e soprattutto per provare a risolverlo. In un momento di crisi come quello attuale è assurdo che lo Stato rischi di far fallire otto aziende che operano sul territorio e fanno lavorare tanta gente”.
Il riferimento del direttore di cantiere è alle otto aziende del territorio che hanno partecipato ai lavori e che a loro volta aspettano di essere pagate dalla Comel.
Il costo totale dei lavori di competenza della Comel è di un milione e 860 mila euro. L’azienda siciliana, con il pagamento di quanto dovuto sarebbe ingrado di portare a termine i lavori nel giro di circa 45 giorni.