ITS Pegasus, confermato il recesso dell’ITIS Conte Milano

Polistena si appresta a perdere la prestigiosa Accademia tecnologica. La replica di Rialzati Polistena: "Giocattolo rotto dall’arroganza del potere da rottamare al più presto"

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Il sindaco Michele Tripodi assieme al capogruppo di Rialzati Polistena, Fabio Racobaldo

È dunque confermato il recesso – per giusta causa – dell’Itis Conte Milano dalla Fondazione dell’ITS Pegasus. La richiesta ufficiale, prodotta dalla dirigente Simona Prochilo lo scorso 29 marzo, non lascia spazi a dubbi. In sintesi, la dirigente – ravvisati gli interventi di Prefettura ed Avvocatura dello Stato “al fine di garantire il ripristino della legalità e delle normative vigenti” nonché “la mancanza di collaborazione tra la scuola e gli altri componenti delle Fondazione” – ha valutato come intenzionalmente pregiudizievole l’offerta formativa programmata dall’ITS Pegasus “rivolta a studenti frequentanti indirizzi di studio non contemplati dall’ITIS Milano”. E questo anche perché “negli ultimi mesi vi è stato l’ingresso di altre due istituzioni scolastiche in qualità di soci fondatori” ha scritto la preside che nella comunicazione di recesso ha altresì richiesto alla Metrocity la restituzione dei locali originariamente messi a disposizione della Fondazione “per la prosecuzione della attività didattiche e laboratoriali”.

Alle motivazioni della scuola si sono aggiunte anche le considerazioni di carattere politico della maggioranza di Rialzati Polistena che, replicando a Polistena Futura, ha rimarcato “il tentativo subdolo di trasferire la sede e le attività dell’ITS presso altri comuni” imputando all’ex presidente “illegittimo, poi rimosso” l’apertura a due nuovi comuni (Cinquefrondi e Palmi)  e due nuove scuole (nei comuni di Roccella Jonica e Gioia Tauro) “in aperto disaccordo con la nuova dirigente scolastica dell’ITIS M.M. Milano con sede a Polistena che giustamente ne rivendicava la centralità come fulcro dell’offerta formativa dell’ITS PEGASUS”. La maggioranza ha quindi ribadito la scelta di mettere a disposizione alcuni “locali comunali posti al primo piano del palazzo municipale, proprio per mantenere la sede a Polistena. Iniziativa che non è neanche stata considerata al tempo dal(l’allora) presidente”.

Uno “scempio contro la città di Polistena” consumato “ed irreparabilmente ancora in atto” tra progettazioni PNRR per 2 milioni di euro attribuiti in piattaforma al territorio Polistena “ma a beneficio di altri comuni, fatti entrare “last minute” come soci fondatori” – è, quindi, l’accusa rilanciata da Rialzati Polistena, che non ha mancato di polemizzare anche con i promotori del progetto legato alla conurbazione – “organizzato da chi avrebbe dovuto tutelare la città e la scuola da scippi e campanilismi vari”. L’Amministrazione comunale – definendo l’istituzione Pegasus un “giocattolo rotto dall’arroganza della manipolazione del potere da rottamare a più presto” – ha lanciato, infine, la sua stoccata contro Polistena Futura ritenuta “complice degli autori materiali di un disegno pianificato di demolizione e smantellamento, non solo dell’ITIS di Polistena, bensì di ogni servizio pubblico, scuole, ospedali, e altro che Polistena ha conquistato nel tempo. In che modo ora questi personaggi osano ribaltare i fatti? Come fanno a tacere sulle gravi irregolarità di una gestione personalistica, familiare e clientelare? Come mai non si pronunciano sul fatto che gli studenti dell’ITIS di Polistena siano stati praticamente esclusi dai corsi attivati, come tra l’altro mette per iscritto, e fa bene, la dirigente scolastica dott.ssa Simona Prochilo?”